ItalicoPensiero
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Il mito, un terreno fertile per la riflessione. Gli dèi, figure letterarie che nascono dall'immaginazione umana, sono sempre state più di semplici fantasie. Il sentimento religioso e il senso del trascendente si risentono ancora oggi nel nostro rapporto con i divini.
Nel libro II delle Argonautiche, Apollonio descrive l'incontro degli Argonauti con Apollo sull'isola di Tinìade. È un momento di ambilýke, quell'attimo in cui la natura tace e la notte si sposta per far posto alla luce. E proprio in questo breve istante, il dio appare, con riccioli dorati che ondeggiano sulle sue tempie come grappoli d'uva.
La terra trema, i flutti battono la spiaggia. Il sacro thàmbos, lo stupore sacro, prende possesso degli Argonauti, ma essi restano muti, chinati alla vista del divino. Apollo continua il suo cammino verso gli Iperbòrei, senza guardarli, senza vederli. Ma in questo momento, l'uomo sembra essere sempre più distante dall'antico rapporto fisico con i dèi.
Ricorda il libro primo dell'Iliade, Atena che afferra Achille per le chiome? Sembrano passati millenni, ma la tensione tra umanità e divinità rimane. L'uomo è sempre una creatura prediletta, ma da quel rapporto antico con i dèi sembra che si sia allontanato.
Nel libro II delle Argonautiche, Apollonio descrive l'incontro degli Argonauti con Apollo sull'isola di Tinìade. È un momento di ambilýke, quell'attimo in cui la natura tace e la notte si sposta per far posto alla luce. E proprio in questo breve istante, il dio appare, con riccioli dorati che ondeggiano sulle sue tempie come grappoli d'uva.
La terra trema, i flutti battono la spiaggia. Il sacro thàmbos, lo stupore sacro, prende possesso degli Argonauti, ma essi restano muti, chinati alla vista del divino. Apollo continua il suo cammino verso gli Iperbòrei, senza guardarli, senza vederli. Ma in questo momento, l'uomo sembra essere sempre più distante dall'antico rapporto fisico con i dèi.
Ricorda il libro primo dell'Iliade, Atena che afferra Achille per le chiome? Sembrano passati millenni, ma la tensione tra umanità e divinità rimane. L'uomo è sempre una creatura prediletta, ma da quel rapporto antico con i dèi sembra che si sia allontanato.