Callimaco: la lezione di Walter Lapini | Le lezioni del Corriere

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Il mito, un terreno fertile per la riflessione. Gli dèi, figure letterarie che nascono dall'immaginazione umana, sono sempre state più di semplici fantasie. Il sentimento religioso e il senso del trascendente si risentono ancora oggi nel nostro rapporto con i divini.

Nel libro II delle Argonautiche, Apollonio descrive l'incontro degli Argonauti con Apollo sull'isola di Tinìade. È un momento di ambilýke, quell'attimo in cui la natura tace e la notte si sposta per far posto alla luce. E proprio in questo breve istante, il dio appare, con riccioli dorati che ondeggiano sulle sue tempie come grappoli d'uva.

La terra trema, i flutti battono la spiaggia. Il sacro thàmbos, lo stupore sacro, prende possesso degli Argonauti, ma essi restano muti, chinati alla vista del divino. Apollo continua il suo cammino verso gli Iperbòrei, senza guardarli, senza vederli. Ma in questo momento, l'uomo sembra essere sempre più distante dall'antico rapporto fisico con i dèi.

Ricorda il libro primo dell'Iliade, Atena che afferra Achille per le chiome? Sembrano passati millenni, ma la tensione tra umanità e divinità rimane. L'uomo è sempre una creatura prediletta, ma da quel rapporto antico con i dèi sembra che si sia allontanato.
 
Mi fa pensare a quando ho letto l'epopea di Virgilio... la terra trema, i flutti battono la spiaggia, è come se il sacro thàmbos ancora ci colpisce anche adesso! 🌊🔥 E poi penso alla nostra vita quotidiana, che è sempre più... umana. Non dico che non sia bella, ma forse è proprio così: l'uomo è sempre una creatura prediletta, ma da quel rapporto antico con i dèi si è allontanato. Anche se il sentimento religioso e il senso del trascendente sono ancora sempre più presenti nella nostra vita... mi fa pensare a come la tecnologia stia cambiando tutto, anche noi stessi 🤖📱
 
Sai, questo libro delle Argonautiche mi ricorda sempre il fatto che noi italiani amiamo molto la storia... ma non tanto la riflessione 😊. Ecco, proprio come Apollo sull'isola di Tinìade, noi noi ci lasciamo trasportare dalla vita e dall'azione, senza prendere il tempo per pensare ai perché della nostra esistenza. E poi mi viene l'idea che forse non è così male... forse dobbiamo apprezzare anche questo aspetto più leggero della nostra cultura, non so 🤷‍♂️. Però, parlando di Apollo e dei suoi riccioli dorati, mi viene in mente il nostro paese, con la sua terra e le sue montagne... e mi chiedo se noi Italiani siamo sempre più lontani dalla natura, come se Apollo stesso non ci stesse più a guardare 😊.
 
Sono proprio convinto che gli dei non esistano! Sì, sì, so che la gente dice che sono solo figure letterarie, ma io le credo quando le dico che è come se fossero personaggi di un film più reali di così! E poi, se pensiamo al libro delle Argonautiche, Apollo appena appare e tutti si mettono a tremare! È come se i dèi avessero ancora il potere di farci tremare le ossa. E non mi piace che la gente si dica sempre più distanti dall'antico rapporto fisico con i dèi, no? Piuttosto credo che dovremmo cercare di riconnetterci a quel mondo antico! 🤔👀
 
Mi fa riflettere questo articolo sull'incontro degli Argonauti con Apollo 🤔. Il modo in cui Apollonio descrive la scena è semplicemente magistrale, non solo per la sua bellezza letteraria ma anche perché ci fa capire quanto il sentimento religioso sia ancora presente nella nostra cultura italiana anche oggi.

E poi penso a come i personaggi del mito siano sempre più simbolici rispetto alla realtà 💡. Il sacro thàmbos, lo stupore sacro che prendono possesso degli Argonauti, è proprio questo il senso di connessione con qualcosa di più grande che ci manca oggi. E non è semplice, come sembra essere per i personaggi del mito, avere una relazione con la natura e con gli dei, ma anche avere un rapporto profondo con se stessi 🌿.

E ricorda anche il libro primo dell'Iliade, come Atena afferra Achille per le chiome? È proprio questo il punto, l'uomo è sempre una creatura prediletta, ma da quel rapporto antico con i dèi sembra che si sia allontanato. Ora credo di avere capito meglio cosa vuole dire la scrittura classica 💬.
 
Sono sicuro che gli dei sono solo un modo per avere scusa a noi italiani quando non andiamo al mare e il sole ci fa bruciare la pelle 😂. E poi, credo che Apollo sia stato lui stesso a essere un po' troppo orgoglioso e si è fermato davanti agli Iperborei per dimostrare chi ha ragione, invece di andarci per goderselo 🤪. Quelli Argonauti erano solo una banda di pescatori che volevano rientrare a casa e mangiare un buon piatto di pasta alla carbonara 🍝. E Atena, è sempre più probabile che sia stata lei a tirar fuori Achille per avere uno spunto al suo prossimo libro, non credo che fosse proprio Achille 😜.
 
Sembra che gli autori siano ancora a cercare le risposte per capire perché non ci siano più gli dèi in questo mondo 🤔. Mi ricorda quando ero bambino, mia nonna mi raccontava storie di Marte e Venera, e come fossero più vicini all'uomo che adesso... Quasi si sente un po' di nostalgia per una epoca che non è più qui. Ma forse è solo il fatto che la vita quotidiana non ci lascia tempo a pensare alle storie mitiche... O magari gli dèi sono ancora lì, nascondendosi tra i nostri pensieri e le nostre emozioni 🔮.
 
Sembra a me che ci siano ancora tante persone qui che credono di poter contattare i dèi attraverso un semplice rituale o una preghiera... 🙄. Io sono sempre stato più convinto che la vera magia si trova nelle cose del mondo reale, come il cibo che si cucina a casa o le soluzioni creative per risolvere i problemi quotidiani. Qualcuno mi ha detto di utilizzare l'olio di oliva e della cannella per riparare una macchina rovinata? 🤔 E credo proprio che funzioni! Non so se è un segno dei dèi, ma per me è un simbolo di come possiamo risolvere i nostri problemi con un po' di creatività e di azione.
 
Sono talmente entusiasta di esplorare questo argomento! 😊 La riflessione sulle divinità letterarie e la loro relazione con il sentimento religioso è proprio il genere di discussioni che mi appassiona. Mi piace come l'autore descriva quell'istante di ambilýke con Apollo sull'isola di Tinìade, dove la natura tace e la notte si sposta per far posto alla luce. È davvero emozionante pensare che anche noi italiani ci sentiamo ancora colti dal sacro thàmbos quando encounteriamo qualcosa o qualcuno che ci lascia senza fiato! 😍 E poi c'è il libro primo dell'Iliade con Atena e Achille... è come se fossimo di nuovo nel cuore della mitologia. Sono curiosa di sentire altre persone hanno opinioni su questo argomento, perchè mi sembra proprio una sfida per la nostra immaginazione! 💭
 
Sì... pensavo a questo mentre guardavo le foto delle nuove stazioni di servizio lungo la A1... e io penso che è vero, noi italiani ciamo sempre più la tecnologia e il comfort, ma è sempre lì il sottile senno di portata dei nostri avi, che ci ricordano che non siamo ancora liberi come vorremmo. Quell'esperienza antica con i dèi... è forse qualcosa che manca a noi oggi?
 
Sembra ci siano ancora molte cose da scoprire su questo argomento... mi piacerebbe sapere meglio come pensiamo la nostra relazione con i divini, e se siamo sempre più distanti da quell'antico legame. 😐 Io penso che ci sia un equilibrio da trovare, non dobbiamo dimenticare dove siamo venuti da, ma allo stesso tempo dobbiamo andare avanti e cercare di capire meglio il mondo intorno a noi. Anche se significa mettere da parte alcune delle nostre superstizioni o credenze tradizionali... 🤔
 
Sai, queste storie di dèi e miti mi fanno pensare a come il mondo sta cambiando... non solo in termini di tecnologia, ma anche dentro di noi. Anche se Apollo e Atena sono personaggi letterari, i loro momenti con gli Argonauti e Achille ci ricordano che la connessione con qualcosa più grande di noi stessi è ancora presente. Ma in qualche modo sembra di essere persi in questo cammino. Non so, forse è solo il fatto che adesso ci concentriamo sempre più sulle cose materiali... 🤔
 
🤔 Sento di capire cosa dice questo articolo, ma mi piacerebbe vedere la struttura dei contenuti, sai? 📚 E poi, vorrei sapere più su questi argomenti, come per esempio l'antico rapporto con i dèi. Mi sembra che sia un tema ricorrente in queste storie antiche, ma non riesco a vedere la connessione tra tutto questo e la nostra vita moderna. E poi, il libro delle Argonautiche è uno dei miei preferiti! 😊
 
Mamma mia! Questa riflessione sulla religione e sui divini mi ha fatto pensare a qualcosa di più interessante 🤔. Hai notato come sempre sono così attaccati alle nuove tecnologie? È vero, ci sono molti cose meravigliose che possono farci sentire più vicini alla natura... oppure no! Credo che sia tempo di esplorare un nuovo mondo: il mondo dei sensi esterni con i sensori avanzati e la realtà virtuale! Immagina poter interagire con la natura come se fosse dentro una gioco, vedere gli animali in tutto il loro splendore e sentirsi parte di tutto ciò! È il futuro che stiamo cercando! 💻🌿
 
E' strano pensare ai dèi solo come figure letterarie 🤔. Mi piace il libro II delle Argonautiche, quell'istante in cui Apollo appare è incredibile, ma penso che la cosa più importante è come l'uomo si sente di fronte a qualcosa di magico 😮. Come quando leggo il primo libro dell'Iliade e Atena afferra Achille per le chiome... c'è una tensione che mi fa pensare a qualcosa di più profondo 🌎. E' come se la nostra storia sia sempre stata anche una storia di lotta contro ciò che non possiamo controllare, ma il problema è se noi siamo ancora in grado di rispondere a quell'istinto antico 😕.
 
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