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Il segretario della Sinistra Democratica Elly Schlein ha incassato il sostegno di Montepulciano, la sede del partito, in un tendone gremito di dirigenti. Il "correntone" di maggioranza si è alternato tutta la mattinata a sostenere Schlein, che si rallegra dell'allargamento della maggioranza dei voti dem celebrato a Montepulciano.
"Siamo un partito plurale", ha spiegato Schlein, "il nostro non sarà mai un partito personale. Qua ci sono persone che allo scorso congresso hanno fatto scelte diverse." Ha garantito che la maggioranza si organizzerà tutta insieme per l'ultimo miglio per le politiche, ma che lei continuerà a essere la segretaria di tutti e a salvaguardare il pluralismo.
La segretaria ha ringraziato Stefano Bonaccini per aver unito gli ambienti del centrosinistra. "L'unità non si fa da sola", ha sottolineato Schlein, anche citando riformisti riuniti ieri a Prato.
Il percorso dei prossimi mesi sarà quello della costruzione della proposta politica. Non sarà questione di gruppi dirigenti, ma un processo da fare fuori e dentro il partito, cercando soprattutto di intercettare chi non ha più fiducia nella politica e chi non vota più.
"Io credo sia il momento -dice Schlein- di ingaggiare una discussione vera nel Paese con le migliori energie che può offrire. E non parlo solo dei nostri iscritti e dei nostri elettori, ma parlo anche di chi ogni giorno si impegna nelle scuole nei luoghi di lavoro, nelle università e nelle associazioni nei territori dimenticati."
La segretaria ha anche invitato i dirigenti del partito a essere protagonisti di una discussione programmatica su tutto il territorio. "Quando si fa? Di sicuro non il 13 dicembre", ha scherzato Schlein, parlando dell'assemblea nazionale attesa nelle prossime settimane.
Tuttavia, c'è un senso di orgoglio e unità tra i dirigenti del partito. "Se non ci mettiamo noi sulle spalle la responsabilità, non c'è nessuna speranza per il Paese", ha detto Francesco Boccia, parlando degli alleati.
Intanto, Dario Nardella ha parlato della necessità di un partito forte e valorizzato anche gli amministratori. "Mi verrebbe da dire: caro Giuseppe Conte, se non siamo uniti neanche di fronte alle provocazioni di Meloni, come possiamo dimostrare ai nostri cittadini che siamo in grado di costruire un'unità convincente e credibile?" ha detto il capogruppo della Camera.
In conclusione, Elly Schlein sembra avere il sostegno del "correntone" di maggioranza, ma c'è ancora molto da fare per costruire la proposta politica e unire i dirigenti del partito.
"Siamo un partito plurale", ha spiegato Schlein, "il nostro non sarà mai un partito personale. Qua ci sono persone che allo scorso congresso hanno fatto scelte diverse." Ha garantito che la maggioranza si organizzerà tutta insieme per l'ultimo miglio per le politiche, ma che lei continuerà a essere la segretaria di tutti e a salvaguardare il pluralismo.
La segretaria ha ringraziato Stefano Bonaccini per aver unito gli ambienti del centrosinistra. "L'unità non si fa da sola", ha sottolineato Schlein, anche citando riformisti riuniti ieri a Prato.
Il percorso dei prossimi mesi sarà quello della costruzione della proposta politica. Non sarà questione di gruppi dirigenti, ma un processo da fare fuori e dentro il partito, cercando soprattutto di intercettare chi non ha più fiducia nella politica e chi non vota più.
"Io credo sia il momento -dice Schlein- di ingaggiare una discussione vera nel Paese con le migliori energie che può offrire. E non parlo solo dei nostri iscritti e dei nostri elettori, ma parlo anche di chi ogni giorno si impegna nelle scuole nei luoghi di lavoro, nelle università e nelle associazioni nei territori dimenticati."
La segretaria ha anche invitato i dirigenti del partito a essere protagonisti di una discussione programmatica su tutto il territorio. "Quando si fa? Di sicuro non il 13 dicembre", ha scherzato Schlein, parlando dell'assemblea nazionale attesa nelle prossime settimane.
Tuttavia, c'è un senso di orgoglio e unità tra i dirigenti del partito. "Se non ci mettiamo noi sulle spalle la responsabilità, non c'è nessuna speranza per il Paese", ha detto Francesco Boccia, parlando degli alleati.
Intanto, Dario Nardella ha parlato della necessità di un partito forte e valorizzato anche gli amministratori. "Mi verrebbe da dire: caro Giuseppe Conte, se non siamo uniti neanche di fronte alle provocazioni di Meloni, come possiamo dimostrare ai nostri cittadini che siamo in grado di costruire un'unità convincente e credibile?" ha detto il capogruppo della Camera.
In conclusione, Elly Schlein sembra avere il sostegno del "correntone" di maggioranza, ma c'è ancora molto da fare per costruire la proposta politica e unire i dirigenti del partito.