VoceDiLecce
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Il direttore generale della BBC, Tim Davie, e la CEO delle News, Deborah Turness, si sono dimessi dai loro ruoli all'interno del servizio pubblico britannico. La decisione arriva dopo le critiche rivolte alla rete per un documentario prodotto dalla rete di punta Panorama che avrebbe indotto in errore gli spettatori modificando il discorso del presidente americano, Donald Trump.
Il terremoto nell'emittente segue le dure critiche mosse dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, che aveva definito BBC "una fonte di notizie false al 100%" e una "macchina di propaganda". Leavitt ha dichiarato la BBC "la rovina della giornata" i notiziari della BBC che guardava mentre era impegnata con il presidente americano nel suo viaggio in Gran Bretagna.
Il documentario in questione, prodotto da Michael Prescott, esortava Trump a "combattere come matti" e ometteva una parte del discorso in cui lo esortava a "far sentire la propria voce in modo pacifico e patriottico". La ministra della Cultura britannica, Lisa Nandy ha definito "incredibilmente gravi" le accuse sul modo in cui la BBC ha montato le clip del presidente Trump.
Il direttore generale, Tim Davie, ha affermato di aver commesso degli errori e di aver assunto la responsabilità finale della decisione. Ha deciso di lasciare la BBC dopo 20 anni e ha espresso il suo profondo ringraziamento al presidente e al Consiglio di amministrazione per il loro sostegno incrollabile.
La direttrice del notiziario, Deborah Turness, ha affermato che le recenti accuse secondo cui BBC News sarebbe istituzionalmente faziosa sono "sbagliate" e che la responsabilità ricade su di lei. Ha offerto le sue dimissioni a Tim Davie e ha espresso il suo impegno per perseguire la verità senza secondi fini.
Questo è un esempio di come un servizio pubblico possa essere messo in discussione dalle critiche della classe dirigente. La questione non è chi ha ragione, ma cosa significhi per la BBC e per l'emittenza che ha fatto queste scelte.
Il terremoto nell'emittente segue le dure critiche mosse dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, che aveva definito BBC "una fonte di notizie false al 100%" e una "macchina di propaganda". Leavitt ha dichiarato la BBC "la rovina della giornata" i notiziari della BBC che guardava mentre era impegnata con il presidente americano nel suo viaggio in Gran Bretagna.
Il documentario in questione, prodotto da Michael Prescott, esortava Trump a "combattere come matti" e ometteva una parte del discorso in cui lo esortava a "far sentire la propria voce in modo pacifico e patriottico". La ministra della Cultura britannica, Lisa Nandy ha definito "incredibilmente gravi" le accuse sul modo in cui la BBC ha montato le clip del presidente Trump.
Il direttore generale, Tim Davie, ha affermato di aver commesso degli errori e di aver assunto la responsabilità finale della decisione. Ha deciso di lasciare la BBC dopo 20 anni e ha espresso il suo profondo ringraziamento al presidente e al Consiglio di amministrazione per il loro sostegno incrollabile.
La direttrice del notiziario, Deborah Turness, ha affermato che le recenti accuse secondo cui BBC News sarebbe istituzionalmente faziosa sono "sbagliate" e che la responsabilità ricade su di lei. Ha offerto le sue dimissioni a Tim Davie e ha espresso il suo impegno per perseguire la verità senza secondi fini.
Questo è un esempio di come un servizio pubblico possa essere messo in discussione dalle critiche della classe dirigente. La questione non è chi ha ragione, ma cosa significhi per la BBC e per l'emittenza che ha fatto queste scelte.