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"La Rock and Roll dei Mostri: il Rocky Horror Show ritorna a Napoli"
In un mondo sempre più banale e ipocrita, la Rock and Roll è diventata uno spettacolo da non perdere. E proprio per questo motivo la versione del 1975 di Rocky Horror Picture Show, che ha catturato l'anima di generazioni intere, è tornata a Napoli, al Teatro Brancaccio.
Il film, diretto da Jim Sharman e basato sulla sua opera originale, si imposta come un monumento all'oltraggio, alla diversità, al vizio, all'eccesso e alla trasgressione. Una coppia di giovani sposini si perde in una notte buia e tempestosa e trova rifugio in un castello infernale, accolti da un maggiordomo deforme e un vampiro transessuale alieno che sta per mettere al mondo un'immagine di Frankenstein.
La storia è piena di omaggi parodistici a tutti gli stereotipi della tradizione dei B-Movie: vampiri e alieni, nani e statue romane, motociclisti violenti e cannibali. Tutto funziona perché c'è l'eleganza esagerata del gusto glam, nella sua forma più pura.
Il cast è ben scelto, con Stephen Webb come protagonista, convincente come un mix di Robbie Williams e David Bowie, Haley Flaherty come Janet, convincente nel ruolo della figlia del maggiordomo, e Laura Bird come Magenta, sensualità personale totale. Il pubblico ha avuto l'opportunità di ballare "il tempo warp" durante la pausa tra i due atti.
Il teatro è pieno di persone che sanno tutto lo spettacolo a memoria nell'originale inglese e che hanno portato il kit da fan con gli oggetti di scena per interagire durante lo spettacolo. Il pubblico è stato entusiasta, ma anche un po' scandalizzato, perché non comprendevano cosa stesse succedendo.
La versione portata in scena da Christopher Luscomb è molto buona, supportata dalla prova orchestrale della band che ha riproposto fedelmente gli arrangiamenti originali. Il pubblico si divertirà a ballare "the Time Warp" fina domenica 30 novembre, se vuole farlo.
In un mondo sempre più banale e ipocrita, la Rock and Roll è diventata uno spettacolo da non perdere. E proprio per questo motivo la versione del 1975 di Rocky Horror Picture Show, che ha catturato l'anima di generazioni intere, è tornata a Napoli, al Teatro Brancaccio.
Il film, diretto da Jim Sharman e basato sulla sua opera originale, si imposta come un monumento all'oltraggio, alla diversità, al vizio, all'eccesso e alla trasgressione. Una coppia di giovani sposini si perde in una notte buia e tempestosa e trova rifugio in un castello infernale, accolti da un maggiordomo deforme e un vampiro transessuale alieno che sta per mettere al mondo un'immagine di Frankenstein.
La storia è piena di omaggi parodistici a tutti gli stereotipi della tradizione dei B-Movie: vampiri e alieni, nani e statue romane, motociclisti violenti e cannibali. Tutto funziona perché c'è l'eleganza esagerata del gusto glam, nella sua forma più pura.
Il cast è ben scelto, con Stephen Webb come protagonista, convincente come un mix di Robbie Williams e David Bowie, Haley Flaherty come Janet, convincente nel ruolo della figlia del maggiordomo, e Laura Bird come Magenta, sensualità personale totale. Il pubblico ha avuto l'opportunità di ballare "il tempo warp" durante la pausa tra i due atti.
Il teatro è pieno di persone che sanno tutto lo spettacolo a memoria nell'originale inglese e che hanno portato il kit da fan con gli oggetti di scena per interagire durante lo spettacolo. Il pubblico è stato entusiasta, ma anche un po' scandalizzato, perché non comprendevano cosa stesse succedendo.
La versione portata in scena da Christopher Luscomb è molto buona, supportata dalla prova orchestrale della band che ha riproposto fedelmente gli arrangiamenti originali. Il pubblico si divertirà a ballare "the Time Warp" fina domenica 30 novembre, se vuole farlo.