Il Donizetti Opera Festival si avvicina e la Rete bergamasca contro la violenza di genere se la prende con una scelta operistica che mette in discussione la sensibilità dei temi trattati.
L'opera comica "Deux hommes et une femme" è stata inserita nel cartellone del festival, proprio come la Rete bergamasca l'aveva prevista, con grande indignazione. «La scelta non nasce da alcuna volontà di sminuire o banalizzare la violenza domestica», spiega Frizza, il direttore artistico e musicale del Donizetti Opera. «Al contrario, l’intento è proporre una riflessione critica su dinamiche inaccettabili».
La Rete bergamasca si sente però molto ferita da alcune scene dell'opera, in cui la violenza perpetrata dal marito sulla moglie e viceversa è mostrata esplicitamente al pubblico nella chiave della farsa e della parodia. «Non piacciono alcuni passaggi del testo», dice la posizione della Rete. «Ci aspettiamo che il teatro prenda le distanze dai contenuti dell’opera e proponga la visione per riflettere sulla posizione avvilente riservata alle donne nel corso della storia».
Il tema è però più complesso e ricco di significati. Come sottolinea Frizza, Donizetti ha già portato all'attenzione del suo pubblico tali tematiche, mutuando schemi e linguaggi dalla Commedia dell’Arte. I personaggi dell’opera comique non sono persone con cui empatizzare, ma personae, ossia personaggi unidimensionali e volutamente caricaturali, maschere grottesche prive di introspezione psicologica e chiuse in stereotipi.
In questa chiave si inscrive la regia di Stefania Bonfadelli, che accentua la distanza tra spettatore e personaggi, trasformando la farsa in un’occasione di consapevolezza.
Ma il tema del femminicidio è più esplicito in altre opere del repertorio, come Carmen di Georges Bizet o Lucia di Lammermoor. La storia del melodramma è ricca di titoli che ci raccontano la violenza e l’oppressione delle donne, ma nessuna di queste opere propone modelli da imitare, bensì tutte offrono l’occasione di riflettere su quanto certi meccanismi sociali e culturali restino purtroppo attuali.
L'opera comica "Deux hommes et une femme" è quindi una sfida alla critica culturale e alle donne che si sentono offese da questo tipo di spettacolo, ma è anche un invito a riflettere sulla complessità dei temi trattati e sulla necessità di una consapevolezza più alta.
L'opera comica "Deux hommes et une femme" è stata inserita nel cartellone del festival, proprio come la Rete bergamasca l'aveva prevista, con grande indignazione. «La scelta non nasce da alcuna volontà di sminuire o banalizzare la violenza domestica», spiega Frizza, il direttore artistico e musicale del Donizetti Opera. «Al contrario, l’intento è proporre una riflessione critica su dinamiche inaccettabili».
La Rete bergamasca si sente però molto ferita da alcune scene dell'opera, in cui la violenza perpetrata dal marito sulla moglie e viceversa è mostrata esplicitamente al pubblico nella chiave della farsa e della parodia. «Non piacciono alcuni passaggi del testo», dice la posizione della Rete. «Ci aspettiamo che il teatro prenda le distanze dai contenuti dell’opera e proponga la visione per riflettere sulla posizione avvilente riservata alle donne nel corso della storia».
Il tema è però più complesso e ricco di significati. Come sottolinea Frizza, Donizetti ha già portato all'attenzione del suo pubblico tali tematiche, mutuando schemi e linguaggi dalla Commedia dell’Arte. I personaggi dell’opera comique non sono persone con cui empatizzare, ma personae, ossia personaggi unidimensionali e volutamente caricaturali, maschere grottesche prive di introspezione psicologica e chiuse in stereotipi.
In questa chiave si inscrive la regia di Stefania Bonfadelli, che accentua la distanza tra spettatore e personaggi, trasformando la farsa in un’occasione di consapevolezza.
Ma il tema del femminicidio è più esplicito in altre opere del repertorio, come Carmen di Georges Bizet o Lucia di Lammermoor. La storia del melodramma è ricca di titoli che ci raccontano la violenza e l’oppressione delle donne, ma nessuna di queste opere propone modelli da imitare, bensì tutte offrono l’occasione di riflettere su quanto certi meccanismi sociali e culturali restino purtroppo attuali.
L'opera comica "Deux hommes et une femme" è quindi una sfida alla critica culturale e alle donne che si sentono offese da questo tipo di spettacolo, ma è anche un invito a riflettere sulla complessità dei temi trattati e sulla necessità di una consapevolezza più alta.