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La regista Carolina Cavalli ha scoperto un segreto fondamentale per le sue protagoniste: non sembrare sempre dura, ma essere in realtà di gomma. Con il film "Il rapimento di Arabella", Cavalli racconta la storia di Holly, una giovane donna che a 28 anni si rende conto che la sua vita è andata nella direzione sbagliata. Ma quando incontra Arabella, una bambina che le ricorda se stessa da bambina, Holly comincia a pensare che possa cambiare il proprio passato.
In realtà, secondo Cavalli, il desiderio di tornare indietro è l'opposto del vero desiderio di andare avanti. "Il desiderio di tornare indietro è in realtà un desiderio di andare avanti", ha affermato la regista. E Porcaroli, che interpreta Holly, si è divertita ad ironizzare su questo punto: "Abbiamo capito che nella teoria è così che si fa, si risolvono le cose, si accettano e si va avanti, il contrario non funziona tanto bene".
Cavalli ha anche confessato di sentire una certa somiglianza con Porcaroli in questo aspetto: "Mi sento molto diversa da lei però in questo giochino di sembrare dura invece essere di gomma un po' mi ritrovo". E la cosa più interessante è che quando si arrabbia, Porcaroli lo fa "tantissimo, in maniera esplosiva"... ma solo per 25 secondi. Dopodiché tutto finisce e si riprende.
In realtà, secondo Cavalli e Porcaroli, il problema delle giovani donne è che sono costantemente bombardate dalle altre possibilità, sempre più comprensibili. Ma questo ha anche un lato negativo: la paura del fallimento che ci costringe a fare dei bilanci di cui sopra. E qui, secondo Porcaroli, c'è un bel rapporto con l'idea del fallimento. "Credo che ci sia anche un pessimo rapporto con l'idea del fallimento", ha detto Porcaroli.
Ma in realtà, il segreto di Cavalli e Porcaroli è proprio questo: non sembrare sempre dura, ma essere in realtà di gomma. E forse, se le donne possono imparare a fare questo, potremo vivere una vita più vera, più comprensibile.
In realtà, secondo Cavalli, il desiderio di tornare indietro è l'opposto del vero desiderio di andare avanti. "Il desiderio di tornare indietro è in realtà un desiderio di andare avanti", ha affermato la regista. E Porcaroli, che interpreta Holly, si è divertita ad ironizzare su questo punto: "Abbiamo capito che nella teoria è così che si fa, si risolvono le cose, si accettano e si va avanti, il contrario non funziona tanto bene".
Cavalli ha anche confessato di sentire una certa somiglianza con Porcaroli in questo aspetto: "Mi sento molto diversa da lei però in questo giochino di sembrare dura invece essere di gomma un po' mi ritrovo". E la cosa più interessante è che quando si arrabbia, Porcaroli lo fa "tantissimo, in maniera esplosiva"... ma solo per 25 secondi. Dopodiché tutto finisce e si riprende.
In realtà, secondo Cavalli e Porcaroli, il problema delle giovani donne è che sono costantemente bombardate dalle altre possibilità, sempre più comprensibili. Ma questo ha anche un lato negativo: la paura del fallimento che ci costringe a fare dei bilanci di cui sopra. E qui, secondo Porcaroli, c'è un bel rapporto con l'idea del fallimento. "Credo che ci sia anche un pessimo rapporto con l'idea del fallimento", ha detto Porcaroli.
Ma in realtà, il segreto di Cavalli e Porcaroli è proprio questo: non sembrare sempre dura, ma essere in realtà di gomma. E forse, se le donne possono imparare a fare questo, potremo vivere una vita più vera, più comprensibile.