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"Veleno sulla strada: un attacco fatale contro l'autista di un pullman dei tifosi a Rieti. Una violenza senza scampo, che lascia senza parole chi ne è stato testimone".
La notte scorsa, mentre i tifosi del Pistoia si dirigevano al ritorno casa dopo la partita di basket, sono stati colpiti da un "veleno" mortale. Un sasso lanciato contro il pullman ha ucciso l'autista, Raffaele Marianella, e lasciato la sua famiglia in uno stato di shock.
La polizia, allertata dal comitato di vigilanza, ha scoperto che si trattava di un'azione premeditata. Il secondo autista del pullman, anche lui colpito con un sassolino durante l'assalto, è morto poco dopo perironando il passaggio della vita.
La polizia, alla ricerca dei responsabili dell'attacco, ha fermato tre persone ritenute gravemente indiziate. Si tratta di ultras del Rieti, accusati di aver pianificato l'assalto come forma di "punizione" per i tifosi pistoiesi.
"Il nostro pullman è stato colpito da una pioggia di sassoli", ha dichiarato uno dei tifosi che si trovava a bordo. "Siamo tutti sconvolti".
Il premier Giorgia Meloni ha condannato l'attacco definendolo un "atto di violenza inaccettabile e folle". Il presidente del Consiglio, il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi e la società Sebastiani Rieti basket hanno espresso il loro cordoglio per la famiglia dell'autista ucciso.
Un omicidio volontario è stato aperto contro gli indiziati. La dinamica dei fatti è ancora in corso di investigazione, ma si sospetta che l'agguato al pullman sia stato pianificato con calma e scientenza.
La violenza non ha fine su questo territorio. "Il nostro obiettivo è quello di introdurre strumenti legislativi nuovi, capaci di ristabilire il potere di deterrenza delle norme penali", ha dichiarato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
"Questo attacco è stato un allarme rosso", ha definito l'agguato Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato. "È necessario fare piena giustizia".
La notte scorsa, mentre i tifosi del Pistoia si dirigevano al ritorno casa dopo la partita di basket, sono stati colpiti da un "veleno" mortale. Un sasso lanciato contro il pullman ha ucciso l'autista, Raffaele Marianella, e lasciato la sua famiglia in uno stato di shock.
La polizia, allertata dal comitato di vigilanza, ha scoperto che si trattava di un'azione premeditata. Il secondo autista del pullman, anche lui colpito con un sassolino durante l'assalto, è morto poco dopo perironando il passaggio della vita.
La polizia, alla ricerca dei responsabili dell'attacco, ha fermato tre persone ritenute gravemente indiziate. Si tratta di ultras del Rieti, accusati di aver pianificato l'assalto come forma di "punizione" per i tifosi pistoiesi.
"Il nostro pullman è stato colpito da una pioggia di sassoli", ha dichiarato uno dei tifosi che si trovava a bordo. "Siamo tutti sconvolti".
Il premier Giorgia Meloni ha condannato l'attacco definendolo un "atto di violenza inaccettabile e folle". Il presidente del Consiglio, il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi e la società Sebastiani Rieti basket hanno espresso il loro cordoglio per la famiglia dell'autista ucciso.
Un omicidio volontario è stato aperto contro gli indiziati. La dinamica dei fatti è ancora in corso di investigazione, ma si sospetta che l'agguato al pullman sia stato pianificato con calma e scientenza.
La violenza non ha fine su questo territorio. "Il nostro obiettivo è quello di introdurre strumenti legislativi nuovi, capaci di ristabilire il potere di deterrenza delle norme penali", ha dichiarato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
"Questo attacco è stato un allarme rosso", ha definito l'agguato Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato. "È necessario fare piena giustizia".