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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sarà processato per l'accusa di falso in bilancio. La società sportiva e il suo braccio destro, Andrea Chiavelli, sono stati accomunati nella decisione del giudice.
La questione ruota intorno alle cessioni a prezzo gonfiato di Victor Osimhen nel 2020 al Lille e all'acquisto di Kostas Manolas dalla Roma l'anno precedente. Il Napoli aveva messo a bilancio una cifra che superava i 70 milioni di euro più 10 di bonus per la cessione dell'attaccante nigeriano, operazione che sarebbe stata realizzata ricorrendo a plusvalenze fittizie su tre calciatori del vivaio.
Il caso Manolas è emerso l'anno scorso. Il difensore greco si trasferì al Napoli il 30 giugno 2019, ultimo giorno utile alla Roma per mettere a referto una plusvalenza e rispettare così i parametri del Fair Play Finanziario. Manolas fu ceduto per 36 milioni di euro e generò – sulla base dei dati ufficiali di bilancio – una plusvalenza di 31,1 milioni.
L'accusa è stata contestata dalla difesa, che afferma di essere "stupiti dalla decisione del giudice". Gli avvocati di De Laurentiis sostengono che la procura ha sbagliato nell'applicazione dei principi contabili e che non ci sono stati vantaggi per il Napoli. Il processo è stato fissato al 2 dicembre 2026.
La questione ruota intorno alle cessioni a prezzo gonfiato di Victor Osimhen nel 2020 al Lille e all'acquisto di Kostas Manolas dalla Roma l'anno precedente. Il Napoli aveva messo a bilancio una cifra che superava i 70 milioni di euro più 10 di bonus per la cessione dell'attaccante nigeriano, operazione che sarebbe stata realizzata ricorrendo a plusvalenze fittizie su tre calciatori del vivaio.
Il caso Manolas è emerso l'anno scorso. Il difensore greco si trasferì al Napoli il 30 giugno 2019, ultimo giorno utile alla Roma per mettere a referto una plusvalenza e rispettare così i parametri del Fair Play Finanziario. Manolas fu ceduto per 36 milioni di euro e generò – sulla base dei dati ufficiali di bilancio – una plusvalenza di 31,1 milioni.
L'accusa è stata contestata dalla difesa, che afferma di essere "stupiti dalla decisione del giudice". Gli avvocati di De Laurentiis sostengono che la procura ha sbagliato nell'applicazione dei principi contabili e che non ci sono stati vantaggi per il Napoli. Il processo è stato fissato al 2 dicembre 2026.