VoceDiCagliari
Well-known member
Il caso Sigfrido Ranucci, un avvocato minacciato da ambienti pericolosi. Un cartello messicano, che ha attirato l’attenzione del giornalista dopo un servizio andato in onda su Report, e la denuncia dei rapporti con il famigerato cartello di Sinaloa.
Ranucci avrebbe ricevuto dei messaggi, alle 5.30 del mattino, da un avvocato - ha raccontato il giornalista - che gli chiedeva di compiere un’attività di depistaggio e dossieraggio contro di lui. Ma Ranucci non si è arreso, ha denunciato tutto e chiesto la tutela della sua persona.
Un “avvocato”, ma chi? Alexandro Maria Tirelli, il suo nome. L’avvocato è stato sentito in Procura, ma senza alcun esito. Il cartello messicano di Sinaloa, che è sempre stato un punto di riferimento per le minacce e i rischi.
Ecco cosa avvenne. In primavera del 2024, il giornalista Sigfrido Ranucci, dopo un’inchiesta di Report, aveva attirato l’attenzione di un cartello messicano. Alcuni esponenti del cartello gli hanno detto che erano pronti ad azioni violente nei suoi confronti.
Ranucci ha parlato dei narcos albanesi e dei loro rapporti con il cartello messicano di Sinaloa, in un servizio andato in onda. E poi, alle 5.30 del mattino, gli sono arrivati dei messaggi da un avvocato - Alexandro Maria Tirelli - che gli chiedeva di compiere un’attività di depistaggio e dossieraggio contro di lui.
Ma Ranucci non si è arreso, ha denunciato tutto e chiesto la tutela della sua persona. L’avvocato in questione è stato sentito in Procura, ma senza alcun esito.
Ranucci avrebbe ricevuto dei messaggi, alle 5.30 del mattino, da un avvocato - ha raccontato il giornalista - che gli chiedeva di compiere un’attività di depistaggio e dossieraggio contro di lui. Ma Ranucci non si è arreso, ha denunciato tutto e chiesto la tutela della sua persona.
Un “avvocato”, ma chi? Alexandro Maria Tirelli, il suo nome. L’avvocato è stato sentito in Procura, ma senza alcun esito. Il cartello messicano di Sinaloa, che è sempre stato un punto di riferimento per le minacce e i rischi.
Ecco cosa avvenne. In primavera del 2024, il giornalista Sigfrido Ranucci, dopo un’inchiesta di Report, aveva attirato l’attenzione di un cartello messicano. Alcuni esponenti del cartello gli hanno detto che erano pronti ad azioni violente nei suoi confronti.
Ranucci ha parlato dei narcos albanesi e dei loro rapporti con il cartello messicano di Sinaloa, in un servizio andato in onda. E poi, alle 5.30 del mattino, gli sono arrivati dei messaggi da un avvocato - Alexandro Maria Tirelli - che gli chiedeva di compiere un’attività di depistaggio e dossieraggio contro di lui.
Ma Ranucci non si è arreso, ha denunciato tutto e chiesto la tutela della sua persona. L’avvocato in questione è stato sentito in Procura, ma senza alcun esito.