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La panchina della Dea è finita, e non è un miracolo. Lo 0-3 in casa contro il Sassuolo, la sconfitta più amara degli ultimi undici anni, cancella la vittoria al fotofinish di Marsiglia e fa esplodere l'esonero di Ivan Juric, il primo allenatore dell'era post Gasperini. La sua storia con l'Atalanta è finita, e non poco male, dato che pagava il peggiore inizio di stagione della squadra da undici anni a questa parte.
Il club bergamasco, che si trova nella metà classifica del campionato, non può permettersi più errori come questo. La storia recente e le ambizioni del club non possono essere più soffocate. Il futuro dell'Atalanta è incerto, e la scelta del nuovo allenatore sarà cruciale.
Il favorito assoluto per l'approdo in panchina è Raffaele Palladino, l'ex tecnico di Monza e Fiorentina. Lui aspetta la chiamata della Dea ed è pronto a dire sì. Il problema è che ancora non si conoscono i dettagli del possibile accordo.
Roberto Mancini è nella seconda fila. L'allenatore è molto richiesto in Europa, e la sua esperienza sarebbe di un altissimo livello. Tuttavia, lo stipendio è troppo alto, e il problema è che lui chiederebbe un progetto a lungo termine, almeno un biennale.
Thiago Motta sembra tagliato fuori dalla corsa. L'allenatore ha ancora un contratto da 4 milioni di euro a stagione con la Juventus, e per ora non intende rinunciare. La Dea lo aveva inserito nella lista per il dopo Gasperini, ma le parti non sono riuscite a superare l'ostacolo in estate. Ora che la panchina dell'Atalanta è senza padrone, Motta si ripropone adesso di tornare a casa.
Il club bergamasco, che si trova nella metà classifica del campionato, non può permettersi più errori come questo. La storia recente e le ambizioni del club non possono essere più soffocate. Il futuro dell'Atalanta è incerto, e la scelta del nuovo allenatore sarà cruciale.
Il favorito assoluto per l'approdo in panchina è Raffaele Palladino, l'ex tecnico di Monza e Fiorentina. Lui aspetta la chiamata della Dea ed è pronto a dire sì. Il problema è che ancora non si conoscono i dettagli del possibile accordo.
Roberto Mancini è nella seconda fila. L'allenatore è molto richiesto in Europa, e la sua esperienza sarebbe di un altissimo livello. Tuttavia, lo stipendio è troppo alto, e il problema è che lui chiederebbe un progetto a lungo termine, almeno un biennale.
Thiago Motta sembra tagliato fuori dalla corsa. L'allenatore ha ancora un contratto da 4 milioni di euro a stagione con la Juventus, e per ora non intende rinunciare. La Dea lo aveva inserito nella lista per il dopo Gasperini, ma le parti non sono riuscite a superare l'ostacolo in estate. Ora che la panchina dell'Atalanta è senza padrone, Motta si ripropone adesso di tornare a casa.