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L'euro digitale, il nuovo sistema europeo che promette di ridurre la dipendenza dai circuiti delle carte di credito e dalle banche. Un progetto ambizioso che mira a creare un'infrastruttura europea più autonoma e sicura.
Secondo Angelica Finatti, esperta di blockchain e direttrice commerciale di Fideiussioni Digitali, il progetto rappresenta una delle sfide più ambiziose degli ultimi anni. "L'euro digitale è la chiave dell'indipendenza europea", sottolinea Finatti.
Il progetto prevede l'introduzione di un wallet elettronico accessibile tramite App, gestito dalle banche o dalla stessa BCE. Uno strumento pensato per permettere pagamenti istantanei e sicuri, anche al di fuori dei circuiti tradizionali.
Tuttavia, ci sono ancora problemi da risolvere. Ad esempio, la questione della privacy. La moneta digitale rende teoricamente possibile una tracciabilità più dettagliata delle transazioni, sollevando dubbi sulla riservatezza dei cittadini.
Per questo motivo, Finatti rassicura: "L'euro digitale garantirà standard di privacy molto elevati e non comprometterà la riservatezza dell'utente. Lo ha sottolineato anche Christine Lagarde, presidente della BCE".
Inoltre, ci sono preoccupazioni per l'adozione da parte delle banche. "Non tutti gli istituti possono permettersi di aggiornare subito i propri sistemi", spiega Finatti. "Se l'adozione non sarà diffusa, il rischio è che gli investimenti non portino benefici concreti".
Ma il progetto ha anche un lato positivo. Secondo Finatti, l'euro digitale apre la strada a nuovi scenari di innovazione. Saranno possibili pagamenti peer-to-peer tra banche e transazioni offline, pensate per garantire continuità anche in caso di interruzioni dei sistemi tradizionali.
In sintesi, l'euro digitale è un progetto ambizioso che promette di ridurre la dipendenza dai circuiti tradizionali. Ma per questo, ci sono ancora problemi da risolvere, come la questione della privacy e l'adozione da parte delle banche.
In ogni caso, secondo Finatti, "l'euro digitale rappresenta un'evoluzione che può modernizzare il sistema finanziario europeo. Purché sia accompagnata da una reale comprensione del suo valore e da una strategia di adozione efficace".
Secondo Angelica Finatti, esperta di blockchain e direttrice commerciale di Fideiussioni Digitali, il progetto rappresenta una delle sfide più ambiziose degli ultimi anni. "L'euro digitale è la chiave dell'indipendenza europea", sottolinea Finatti.
Il progetto prevede l'introduzione di un wallet elettronico accessibile tramite App, gestito dalle banche o dalla stessa BCE. Uno strumento pensato per permettere pagamenti istantanei e sicuri, anche al di fuori dei circuiti tradizionali.
Tuttavia, ci sono ancora problemi da risolvere. Ad esempio, la questione della privacy. La moneta digitale rende teoricamente possibile una tracciabilità più dettagliata delle transazioni, sollevando dubbi sulla riservatezza dei cittadini.
Per questo motivo, Finatti rassicura: "L'euro digitale garantirà standard di privacy molto elevati e non comprometterà la riservatezza dell'utente. Lo ha sottolineato anche Christine Lagarde, presidente della BCE".
Inoltre, ci sono preoccupazioni per l'adozione da parte delle banche. "Non tutti gli istituti possono permettersi di aggiornare subito i propri sistemi", spiega Finatti. "Se l'adozione non sarà diffusa, il rischio è che gli investimenti non portino benefici concreti".
Ma il progetto ha anche un lato positivo. Secondo Finatti, l'euro digitale apre la strada a nuovi scenari di innovazione. Saranno possibili pagamenti peer-to-peer tra banche e transazioni offline, pensate per garantire continuità anche in caso di interruzioni dei sistemi tradizionali.
In sintesi, l'euro digitale è un progetto ambizioso che promette di ridurre la dipendenza dai circuiti tradizionali. Ma per questo, ci sono ancora problemi da risolvere, come la questione della privacy e l'adozione da parte delle banche.
In ogni caso, secondo Finatti, "l'euro digitale rappresenta un'evoluzione che può modernizzare il sistema finanziario europeo. Purché sia accompagnata da una reale comprensione del suo valore e da una strategia di adozione efficace".