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Un incubo termina con l'assoluzione. Sandro Mugnai, il protagonista di uno degli episodi più atroci del territorio aretino, ha finalmente ricevuto la liberazione dalla sua pena, diventata un peso insopportabile per lui e la sua famiglia. Per quasi tre anni Gezim Dodoli era stato l'obiettivo dei sussurri e delle malelingue della comunità di Arezzo: il vicino di casa che aveva deciso di distruggere la sua vita con una ruspa.
L'11 aprile del 2022, a causa dell'intervento di Mugnai, Dodoli morì tra le braccia della sua moglie. Un atto che ha lasciato tracce indelebili sulla comunità aretina e sul paese in cui fu commesso. La polizia aveva indiziato Mugnai, l'uomo che aveva sparato al suo vicino di casa senza motivo alcuno.
Tuttavia la sentenza è stata cambiata nel 2023 dopo una strenua battaglia del difensore di Mugnai, che ha dimostrato l'assenza di colpa e l'ingiustizia della condanna. La sentenza è stata seguita da un senso di liberazione per la famiglia di Sandro Mugnai, che si può finalmente andare in pace dopo anni di tormento emotivo e psicologico causato dalla condanna inflittagli dal tribunale.
L'11 aprile del 2022, a causa dell'intervento di Mugnai, Dodoli morì tra le braccia della sua moglie. Un atto che ha lasciato tracce indelebili sulla comunità aretina e sul paese in cui fu commesso. La polizia aveva indiziato Mugnai, l'uomo che aveva sparato al suo vicino di casa senza motivo alcuno.
Tuttavia la sentenza è stata cambiata nel 2023 dopo una strenua battaglia del difensore di Mugnai, che ha dimostrato l'assenza di colpa e l'ingiustizia della condanna. La sentenza è stata seguita da un senso di liberazione per la famiglia di Sandro Mugnai, che si può finalmente andare in pace dopo anni di tormento emotivo e psicologico causato dalla condanna inflittagli dal tribunale.