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Cuffaro, il "patto corruttivo" con i domiciliari e la Sanità. La mente della mafia, secondo la gip. Il caso che avrebbe sfondato la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione Schifani. Una vicenda che ha coinvolto anche la Lega e che potrebbe cambiare la storia politica siciliana.
In un’inchiesta che è stata definita come "la svolta" nella crisi del governo, l'ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro viene considerato dalla gip la "mente corruttiva" di un'organizzazione criminale. La stessa persona che, da tre mesi, si trova sotto processo per rapporti con la mafia.
La gip Carmen Salustro ha deciso di notificare i carabinieri a Palermo, nel residence di Villa Sperlinga, dove Cuffaro si trova in esilio, anche i domiciliari. Per motivi che la stessa magistratura non vuole rivelare.
Ma l'incauta parola dei manager della Sanità è stata oggetto di attenzione. Il manager Roberto Colletti, appoggiato da Cuffaro, sarebbe stato oggetto di un commento sessista da parte dell'ex assessore alla Sanità Margherita La Rocca Ruvolo.
E poi ci sono le dichiarazioni del medico Antonio Iacono. Dalle quali si evince come Cuffaro avrebbe chiesto a Colletti di non rompere il banco, e per questo avrebbe voluto confermato un ruolo importante alla moglie del magistrato Leonardo Sciascia, una delle donne più importanti della Sicilia.
Un quadro devastante che potrebbe cambiare il corso della politica siciliana.
In un’inchiesta che è stata definita come "la svolta" nella crisi del governo, l'ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro viene considerato dalla gip la "mente corruttiva" di un'organizzazione criminale. La stessa persona che, da tre mesi, si trova sotto processo per rapporti con la mafia.
La gip Carmen Salustro ha deciso di notificare i carabinieri a Palermo, nel residence di Villa Sperlinga, dove Cuffaro si trova in esilio, anche i domiciliari. Per motivi che la stessa magistratura non vuole rivelare.
Ma l'incauta parola dei manager della Sanità è stata oggetto di attenzione. Il manager Roberto Colletti, appoggiato da Cuffaro, sarebbe stato oggetto di un commento sessista da parte dell'ex assessore alla Sanità Margherita La Rocca Ruvolo.
E poi ci sono le dichiarazioni del medico Antonio Iacono. Dalle quali si evince come Cuffaro avrebbe chiesto a Colletti di non rompere il banco, e per questo avrebbe voluto confermato un ruolo importante alla moglie del magistrato Leonardo Sciascia, una delle donne più importanti della Sicilia.
Un quadro devastante che potrebbe cambiare il corso della politica siciliana.