Forum360Italia
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L'Italia è ormai sotto l'influenza di un'anticiclone africana, che porterà con sé una lunga presenza di cieli sereni e assenza di precipitazioni. Ma non sarà solo una questione di sole e caldo: anche le nebbie torneranno a colpire le regioni settentrionali, come Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna, che non vedranno solo la notte, ma anche la giornata intera.
In particolare, gli esperti prevengono di massima attenzione agli spostamenti in auto quando la visibilità sarà bassa, poiché le nebbie potrebbero persistere fino alle prime ore della giornata. La Liguria, invece, sarà colpita dal "Maccaja", un fenomeno che porta la formazione di nubi basse sulla costa, anche in pieno giorno, limitando l'aumento termico.
Ma il clima sarà diverso molto altrove: nelle Alpi e Appennini, dove è caduta neve abbondante negli ultimi giorni, ci saranno temperature miti, con anomalie termiche di +12°C a 1500 metri di quota. Lo zero termico si assesterà intorno ai 4000 metri d'altitudine sulle Alpi.
E quando avremo un cambiamento? Gli esperti indicano che la situazione meteorologica "accompagnerà almeno per tutta la prossima settimana con l'alta pressione sempre ben salda sul bacino del Mediterraneo". Ma, notevolmente, le temperature scenderanno durante la notte e non sono da escludere gelate anche sulle zone di pianura.
Ovviamente, questo scenario favorirà l'accumulo di smog nei bassi strati con conseguente peggioramento della qualità dell'aria, soprattutto nelle grandi aree urbane. Massima attenzione è quindi da rivolgere a città come Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, che non vedranno solo le nebbie, ma anche il peggioramento dell'inquinamento.
In sintesi, l'Italia sarà colpita dall'anticiclone africana, con cieli sereni, assenza di precipitazioni e temperature miti. Ma anche un aumento dei livelli di inquinamento atmosferico, soprattutto nelle grandi aree urbane.
In particolare, gli esperti prevengono di massima attenzione agli spostamenti in auto quando la visibilità sarà bassa, poiché le nebbie potrebbero persistere fino alle prime ore della giornata. La Liguria, invece, sarà colpita dal "Maccaja", un fenomeno che porta la formazione di nubi basse sulla costa, anche in pieno giorno, limitando l'aumento termico.
Ma il clima sarà diverso molto altrove: nelle Alpi e Appennini, dove è caduta neve abbondante negli ultimi giorni, ci saranno temperature miti, con anomalie termiche di +12°C a 1500 metri di quota. Lo zero termico si assesterà intorno ai 4000 metri d'altitudine sulle Alpi.
E quando avremo un cambiamento? Gli esperti indicano che la situazione meteorologica "accompagnerà almeno per tutta la prossima settimana con l'alta pressione sempre ben salda sul bacino del Mediterraneo". Ma, notevolmente, le temperature scenderanno durante la notte e non sono da escludere gelate anche sulle zone di pianura.
Ovviamente, questo scenario favorirà l'accumulo di smog nei bassi strati con conseguente peggioramento della qualità dell'aria, soprattutto nelle grandi aree urbane. Massima attenzione è quindi da rivolgere a città come Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, che non vedranno solo le nebbie, ma anche il peggioramento dell'inquinamento.
In sintesi, l'Italia sarà colpita dall'anticiclone africana, con cieli sereni, assenza di precipitazioni e temperature miti. Ma anche un aumento dei livelli di inquinamento atmosferico, soprattutto nelle grandi aree urbane.