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La famiglia di Peppe Vessicchio, il direttore d'orchestra che ha lasciato questo mondo all'età di 69 anni, è stata sconvolta dal suo imminente passaggio. Il giorno dei funerali sarà un momento di pura privacy, alle 15 nella chiesa dei Santi Angeli Custodi a Roma.
Tuttavia, negli ultimi giorni, tantissime persone hanno voluto fare omaggio alla sua memoria o semplicemente pensare a lui. È stato proprio questo il modo in cui Peppe Vessicchio è riuscito ad entrare nel cuore di tante persone e, soprattutto, a far parte della cultura generale italiana.
La sua famiglia, compresa la figlia Alessia, ha deciso di esprimere la sua gratitudine per l'affetto che li ha circondati. Alessia, prima della cerimonia funebre, ha voluto parlare con noi: «Sono molto provata, ho accettato di dire due parole perché credo che sia giusto ringraziare. Siamo tutti sconvolti e increduli come noi. Si vede che nei suoi confronti provavano un amore sincero, hanno detto in questi due giorni le stesse cose che ho sentito nella mia vita».
Il papà Alessia ha sempre insegnato a essere garbati ed essere gentili, anche al microfono: «Lui non ha mai rifiutato una parola a nessuno. Non ha avuto in me la compostezza che gli apparteneva, a nome della mia famiglia è giusto che ringraziare per l'affetto».
Anche negli ultimi giorni, quando Alessia era ricoverata per la polmonite, il papà le aveva detto: «La sera prima mi morire ti avrei detto "stai serena che torno a casa". Non posso dire che sono stata fortunata perché l'ho avuto, non riuscivo a dire frasi fatte. Sono devastata e siamo assolutamente impreparati. Non si muore a quest'età quando fino a poco prima stai bene».
Tuttavia, negli ultimi giorni, tantissime persone hanno voluto fare omaggio alla sua memoria o semplicemente pensare a lui. È stato proprio questo il modo in cui Peppe Vessicchio è riuscito ad entrare nel cuore di tante persone e, soprattutto, a far parte della cultura generale italiana.
La sua famiglia, compresa la figlia Alessia, ha deciso di esprimere la sua gratitudine per l'affetto che li ha circondati. Alessia, prima della cerimonia funebre, ha voluto parlare con noi: «Sono molto provata, ho accettato di dire due parole perché credo che sia giusto ringraziare. Siamo tutti sconvolti e increduli come noi. Si vede che nei suoi confronti provavano un amore sincero, hanno detto in questi due giorni le stesse cose che ho sentito nella mia vita».
Il papà Alessia ha sempre insegnato a essere garbati ed essere gentili, anche al microfono: «Lui non ha mai rifiutato una parola a nessuno. Non ha avuto in me la compostezza che gli apparteneva, a nome della mia famiglia è giusto che ringraziare per l'affetto».
Anche negli ultimi giorni, quando Alessia era ricoverata per la polmonite, il papà le aveva detto: «La sera prima mi morire ti avrei detto "stai serena che torno a casa". Non posso dire che sono stata fortunata perché l'ho avuto, non riuscivo a dire frasi fatte. Sono devastata e siamo assolutamente impreparati. Non si muore a quest'età quando fino a poco prima stai bene».