Alessandro Altobelli, il famoso ex calciatore italiano, compie 70 anni. L'ex attaccante di Inter, Juventus e Nazionale racconta la sua carriera calcistica. "Ho segnato tanti gol, ma mi chiedono sempre del 3-1 alla Germania", ricorda con un sorriso. La notte di Madrid del '82, quando l'Italia ha vinto il Mondiale, rimane impressa nella sua mente. "Il Paese usciva dagli anni di piombo e io ero uno dei tanti che cercavano di riprendere la gioia di vivere. Il calcio era una via d'uscita", spiega Altobelli.
Altobelli racconta anche della sua esperienza con l'Inter, del suo periodo alla Nazionale e dello scudetto vinto con il Brescia nel 1979-80. "Non ero il più forte, ma non mollavo mai. E senza i compagni nulla sarebbe stato possibile".
L'ex calciatore parla anche dei suoi successori: Pio Esposito e Beccalossi, che hanno seguito le sue orme nel calcio italiano. "Pio è un ragazzo del sud come me, con il gol nel sangue", dice Altobelli. "Ecco perché ho creduto a lui".
Per quanto riguarda lo scudetto, Altobelli si esprime in modo molto chiaro: "Una tra Napoli, Inter e Milan la vinceranno". Il suo consiglio è che i tifosi italiani non si innervosino quando il loro team perde. "Un giocatore deve avere anche testa", spiega.
L'attaccante racconta anche del momento più bello della sua carriera, ma non è necessariamente il Mondiale. Altobelli ricorda la finale con l'Inter e lo scudetto vinto nel 1979-80, in cui ha segnato un gol importante. "La firma con l'Inter davanti a Mazzola era uno dei sogni più grandi della mia vita", dice.
Infine, Altobelli parla dell'allenatore che gli ha dato di più, oltre al presidente del Brescia. "Bersellini mi ha formato come uomo in più di quanto non abbia fatto Bearzot con me sul campo", dice il calciatore.
In conclusione, Alessandro Altobelli compie 70 anni e racconta la sua storia. Il suo indimenticabile gol al Mondiale del '82 rimane impresso nella sua mente. "La mia vittoria più grande di questi primi 70 anni è proprio questo affetto", dice.
Altobelli racconta anche della sua esperienza con l'Inter, del suo periodo alla Nazionale e dello scudetto vinto con il Brescia nel 1979-80. "Non ero il più forte, ma non mollavo mai. E senza i compagni nulla sarebbe stato possibile".
L'ex calciatore parla anche dei suoi successori: Pio Esposito e Beccalossi, che hanno seguito le sue orme nel calcio italiano. "Pio è un ragazzo del sud come me, con il gol nel sangue", dice Altobelli. "Ecco perché ho creduto a lui".
Per quanto riguarda lo scudetto, Altobelli si esprime in modo molto chiaro: "Una tra Napoli, Inter e Milan la vinceranno". Il suo consiglio è che i tifosi italiani non si innervosino quando il loro team perde. "Un giocatore deve avere anche testa", spiega.
L'attaccante racconta anche del momento più bello della sua carriera, ma non è necessariamente il Mondiale. Altobelli ricorda la finale con l'Inter e lo scudetto vinto nel 1979-80, in cui ha segnato un gol importante. "La firma con l'Inter davanti a Mazzola era uno dei sogni più grandi della mia vita", dice.
Infine, Altobelli parla dell'allenatore che gli ha dato di più, oltre al presidente del Brescia. "Bersellini mi ha formato come uomo in più di quanto non abbia fatto Bearzot con me sul campo", dice il calciatore.
In conclusione, Alessandro Altobelli compie 70 anni e racconta la sua storia. Il suo indimenticabile gol al Mondiale del '82 rimane impresso nella sua mente. "La mia vittoria più grande di questi primi 70 anni è proprio questo affetto", dice.