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Un'ultima speranza per Alberto Trentini, l'italiano che si trova in carcere da oltre 370 giorni. L'ambasciatore italiano Giovanni Alberto De Vito ha fatto visita al detenuto il giovedì insieme a Mario Burlò, l'altro italiano che si trova nella prigione di El Rodeo di Caracas.
Secondo quanto si apprende, le condizioni di umore di Trentini sarebbero state migliori rispetto all'ultima visita. La visita in carcere del diplomatico italiano è stata un momento di riconoscimento per il detenuto, che ha vissuto anni di confino a causa delle sue attività umanitarie.
Trentini, un uomo di 46 anni con una laurea in Storia da Ca' Foscari e un master in sanificazione dell'acqua a Leeds, è stato arrestato a ottobre scorso mentre si trovava in Venezuela. È stato accusato di "attività contrarie al interesse della Repubblica venezuelana", ma non ha mai ricevuto una condanna formale.
Il suo caso è stato oggetto di numerose visite dell'ambasciatore De Vito, che ha cercato di garantire la sua protezione e il suo benessere. Ma c'è ancora molto da fare per ottenere la libertà del detenuto italiano. La situazione in Venezuela rimane sempre più critica e le condizioni di vita dei detenuti sono sempre più difficili.
Il caso di Alberto Trentini è solo un esempio della crisi umanitaria che caratterizza il Venezuela, dove decine di cittadini stranieri sono stati catturati per motivi politici. L'ambasciatore De Vito ha spiegato che la sua visita al detenuto italiano è stata una prova del sostegno dell'Italia a coloro che si trovano in difficoltà in Venezuela.
Secondo quanto si apprende, le condizioni di umore di Trentini sarebbero state migliori rispetto all'ultima visita. La visita in carcere del diplomatico italiano è stata un momento di riconoscimento per il detenuto, che ha vissuto anni di confino a causa delle sue attività umanitarie.
Trentini, un uomo di 46 anni con una laurea in Storia da Ca' Foscari e un master in sanificazione dell'acqua a Leeds, è stato arrestato a ottobre scorso mentre si trovava in Venezuela. È stato accusato di "attività contrarie al interesse della Repubblica venezuelana", ma non ha mai ricevuto una condanna formale.
Il suo caso è stato oggetto di numerose visite dell'ambasciatore De Vito, che ha cercato di garantire la sua protezione e il suo benessere. Ma c'è ancora molto da fare per ottenere la libertà del detenuto italiano. La situazione in Venezuela rimane sempre più critica e le condizioni di vita dei detenuti sono sempre più difficili.
Il caso di Alberto Trentini è solo un esempio della crisi umanitaria che caratterizza il Venezuela, dove decine di cittadini stranieri sono stati catturati per motivi politici. L'ambasciatore De Vito ha spiegato che la sua visita al detenuto italiano è stata una prova del sostegno dell'Italia a coloro che si trovano in difficoltà in Venezuela.