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Un giovane sedicenne è stato ucciso per errore a Capizzi sui Nebrodi mentre si trovava in un bar. Giuseppe Di Dio, con la passione per la cucina come obiettivo non era lui, finì nelle mani dell'assassino che lo colpì mortalmente mentre veniva trasferito alla guardia medica. Un altro giovane, di 22 anni, è stato ferito e si trova in condizioni non critiche.
L'agguato avvenne davanti al bar in via Roma, in un paesino con meno di tremila abitanti nella provincia di Messina. Erano le 22.30 di sabato sera quando l'autista scese dalla vettura e cominciò a sparare. La folla si scatenò nel panico, mentre la vettura ripartì.
La Procura di Enna ha aperto un'inchiesta e i carabinieri hanno fermato tre persone: Antonio, Giacomo e Mario, che sono accusati di omicidio, tentativo di omicidio, detenzione abusiva di armi e lesioni personali. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Giacomo sarebbe stato l'autore dell'agguato.
La comunità è in shock e il sindaco di Capizzi, Leonardo Giuseppe Principato Trosso, ha espresso il suo cordoglio per la famiglia del giovane che è morto. La famiglia del presunto omicida aveva già dei precedenti penali e c'erano storie di violenza domestica.
Il bambino ucciso studiava all'alberghiero Ettore Majoarana a Troina, ogni giorno percorreva 30 km per andare a scuola. "Ci stringiamo con profondo dolore attorno alla famiglia", ha detto il sindaco di Troina, Alfio Giachino.
L'agguato avvenne davanti al bar in via Roma, in un paesino con meno di tremila abitanti nella provincia di Messina. Erano le 22.30 di sabato sera quando l'autista scese dalla vettura e cominciò a sparare. La folla si scatenò nel panico, mentre la vettura ripartì.
La Procura di Enna ha aperto un'inchiesta e i carabinieri hanno fermato tre persone: Antonio, Giacomo e Mario, che sono accusati di omicidio, tentativo di omicidio, detenzione abusiva di armi e lesioni personali. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Giacomo sarebbe stato l'autore dell'agguato.
La comunità è in shock e il sindaco di Capizzi, Leonardo Giuseppe Principato Trosso, ha espresso il suo cordoglio per la famiglia del giovane che è morto. La famiglia del presunto omicida aveva già dei precedenti penali e c'erano storie di violenza domestica.
Il bambino ucciso studiava all'alberghiero Ettore Majoarana a Troina, ogni giorno percorreva 30 km per andare a scuola. "Ci stringiamo con profondo dolore attorno alla famiglia", ha detto il sindaco di Troina, Alfio Giachino.