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"Asti della vendetta contro il Pistoia Basket: la minaccia del palazzetto di Rieti lascia un segno di paura"
Ieri sera, mentre si stava celebrando la vittoria dei tifosi del Pistoia Basket nella gara di serie A2 al palazzetto di Rieti, sulle mura della sede sportiva è apparsa una frase che ha lasciato il segno: "Infami, nascondetevi, sappiamo chi siete". La scritta, apparentemente pensata per terrorizzare i testimoni dell'agguato alle spalle del pullman dei tifosi, si rivolge esplicitamente ai tre giovani arrestati domenica scorza: Manuel Fortuna, Alessandro Barberini e Kevin Pellecchia.
L'incidente che ha portato a questo messaggio di minaccia è stato quello che ha causato la morte del secondo autista Raffaele Marianella, scheggiato da pietre e mattoni durante il raid con pietre e sassi lungo la strada tra Rieti e Terni. I tre tifosi arrestati sono stati accusati di aver preso a sassate il pullman dei loro compagni di squadra.
Ora, le indagini si concentrano su potenziali complici dell'agguato. L'ipotesi è che ci fossero diverse persone nei pressi dello svincolo per Contigliano, forse anche 8 persone. Il palazzetto di Rieti ha risposto con una scritta di affranto e solidarietà con le vittime della violenza: "Non sono un luogo di attacco ma di amore".
Ieri sera, mentre si stava celebrando la vittoria dei tifosi del Pistoia Basket nella gara di serie A2 al palazzetto di Rieti, sulle mura della sede sportiva è apparsa una frase che ha lasciato il segno: "Infami, nascondetevi, sappiamo chi siete". La scritta, apparentemente pensata per terrorizzare i testimoni dell'agguato alle spalle del pullman dei tifosi, si rivolge esplicitamente ai tre giovani arrestati domenica scorza: Manuel Fortuna, Alessandro Barberini e Kevin Pellecchia.
L'incidente che ha portato a questo messaggio di minaccia è stato quello che ha causato la morte del secondo autista Raffaele Marianella, scheggiato da pietre e mattoni durante il raid con pietre e sassi lungo la strada tra Rieti e Terni. I tre tifosi arrestati sono stati accusati di aver preso a sassate il pullman dei loro compagni di squadra.
Ora, le indagini si concentrano su potenziali complici dell'agguato. L'ipotesi è che ci fossero diverse persone nei pressi dello svincolo per Contigliano, forse anche 8 persone. Il palazzetto di Rieti ha risposto con una scritta di affranto e solidarietà con le vittime della violenza: "Non sono un luogo di attacco ma di amore".