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"La tempesta della riforma: come il governo vuole garantire un accesso rapido ai farmaci innovativi per gli italiani".
Il governo italiano ha annunciato una nuova politica di accesso ai farmaci innovativi, che mira a ridurre i tempi di attesa dei pazienti per accedere alle terapie più avanzate. Il tavolo di lavoro istituzionale "Nuova policy di accesso ai farmaci: una svolta per il Servizio sanitario nazionale" si apre al Senato della Repubblica con l'obiettivo di garantire un accesso tempestivo alle nuove terapie, senza costi aggiuntivi per il Ssn.
Il senatore Francesco Zaffini, presidente della X Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, ha dichiarato che è stato d'accordo nel dare la disponibilità per questo confronto sul tema dell'accesso precoce al farmaco. Lo testimonia il fatto che, insieme ad Aifa, hanno elaborato un emendamento alla legge di Bilancio che deve comunque fare i conti con la sostenibilità di una Finanziaria che, come noto, è limitata dall'enorme debito pubblico che questo Governo si è ritrovato sulle spalle.
Secondo uno studio realizzato da Fabrizio Gianfrate, economista sanitario e docente presso diverse università italiane, il tempo medio che separa l'approvazione di un farmaco da parte dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) dalla sua effettiva disponibilità in Italia è di oltre 1 anno. Questo è troppo lungo rispetto ad altre realtà europee, come la Germania e la Francia.
Il modello teorizzato dallo studio prevede che, appena approvato dall'Ema, un farmaco nuovo o di alto interesse terapeutico venga reso subito disponibile dall'azienda farmaceutica titolare, al prezzo libero definito dalla stessa o comunque temporaneo non negoziato. In questo modo, i pazienti che sono considerati eleggibili al trattamento beneficeranno della terapia immediatamente e senza ritardi.
La società argenx Italia ha affermato di sostenere in modo non condizionato questo studio per favorire una nuova policy di accesso ai farmaci innovativi in grado di garantire, al contempo, la sostenibilità della spesa pubblica. "Ridurre i tempi di accesso ai farmaci innovativi non è solo una questione di equità, ma anche di competitività del sistema Paese", ha affermato Fabrizio Celia, amministratore delegato argenx Italia.
Il governo italiano spera che questa nuova politica possa ridurre i tempi di attesa dei pazienti e garantire un accesso rapido ai farmaci innovativi. Tuttavia, il processo di rimborsabilità e la determinazione del prezzo rimangono una competenza nazionale, con processi e tempistiche che variano significativamente tra i vari Stati membri.
Il governo italiano ha annunciato una nuova politica di accesso ai farmaci innovativi, che mira a ridurre i tempi di attesa dei pazienti per accedere alle terapie più avanzate. Il tavolo di lavoro istituzionale "Nuova policy di accesso ai farmaci: una svolta per il Servizio sanitario nazionale" si apre al Senato della Repubblica con l'obiettivo di garantire un accesso tempestivo alle nuove terapie, senza costi aggiuntivi per il Ssn.
Il senatore Francesco Zaffini, presidente della X Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, ha dichiarato che è stato d'accordo nel dare la disponibilità per questo confronto sul tema dell'accesso precoce al farmaco. Lo testimonia il fatto che, insieme ad Aifa, hanno elaborato un emendamento alla legge di Bilancio che deve comunque fare i conti con la sostenibilità di una Finanziaria che, come noto, è limitata dall'enorme debito pubblico che questo Governo si è ritrovato sulle spalle.
Secondo uno studio realizzato da Fabrizio Gianfrate, economista sanitario e docente presso diverse università italiane, il tempo medio che separa l'approvazione di un farmaco da parte dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) dalla sua effettiva disponibilità in Italia è di oltre 1 anno. Questo è troppo lungo rispetto ad altre realtà europee, come la Germania e la Francia.
Il modello teorizzato dallo studio prevede che, appena approvato dall'Ema, un farmaco nuovo o di alto interesse terapeutico venga reso subito disponibile dall'azienda farmaceutica titolare, al prezzo libero definito dalla stessa o comunque temporaneo non negoziato. In questo modo, i pazienti che sono considerati eleggibili al trattamento beneficeranno della terapia immediatamente e senza ritardi.
La società argenx Italia ha affermato di sostenere in modo non condizionato questo studio per favorire una nuova policy di accesso ai farmaci innovativi in grado di garantire, al contempo, la sostenibilità della spesa pubblica. "Ridurre i tempi di accesso ai farmaci innovativi non è solo una questione di equità, ma anche di competitività del sistema Paese", ha affermato Fabrizio Celia, amministratore delegato argenx Italia.
Il governo italiano spera che questa nuova politica possa ridurre i tempi di attesa dei pazienti e garantire un accesso rapido ai farmaci innovativi. Tuttavia, il processo di rimborsabilità e la determinazione del prezzo rimangono una competenza nazionale, con processi e tempistiche che variano significativamente tra i vari Stati membri.