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Hai appena saputo l'annuncio triste: è morto Giorgio Forattini, il maestro della satira politica italiana. Il re della satira, come lo chiamavano tutti, ha lasciato questo mondo all'età di 94 anni a Milano, dopo un'infinità di years di storie divertenti e ironiche pubblicate su alcuni dei maggiori giornali del Paese.
Per quasi mezzo secolo, i suoi disegni hanno scottato la classe politica italiana, ma anche ciò che era più serio e importante. Da "Paese Sera" a "La Repubblica", passando per "Il Giornale" e altri quotidiani, i suoi vignetti sono stati gli unici ad avere il coraggio di parlare senza sosta delle viti e delle virtù dei politici in carica.
Forattini è stato un uomo incredibile. Dopo la licenza liceale classica, si era iscritto all'Università di Roma per studiare architettura e poi si era trasferito all'Accademia di Teatro. Nonostante ciò, il suo destino lo aveva destiato ad un altro mondo: quello dei disegni satirici. Ha iniziato a lavorare come operaio nella raffineria di petrolio e poi è diventato rappresentante commerciale, prima a Napoli e poi nel sud Italia.
Negli anni '50 ha cominciato a realizzare i suoi primi vignetti, che sono apparsi su alcuni dei maggiori giornali italiani. Nel 1959, si è trasferito a Roma, dove ha curato la rappresentanza di una casa discografica, prima come venditore e poi come direttore commerciale.
Per anni Forattini ha lavorato, disegnando satira politica senza sosta, sempre ironizzando su vizi e virtù dei politici. Nonostante le difficoltà e i cambiamenti del Paese, il suo stile è rimasto sempre lo stesso: divertente, ironico e mai deludente. Oggi, siamo rimasti solo con le sue storie, che potremo sempre riascoltare o guardare su internet, ma sono in ogni caso una parte importante della nostra storia italiana.
Per quasi mezzo secolo, i suoi disegni hanno scottato la classe politica italiana, ma anche ciò che era più serio e importante. Da "Paese Sera" a "La Repubblica", passando per "Il Giornale" e altri quotidiani, i suoi vignetti sono stati gli unici ad avere il coraggio di parlare senza sosta delle viti e delle virtù dei politici in carica.
Forattini è stato un uomo incredibile. Dopo la licenza liceale classica, si era iscritto all'Università di Roma per studiare architettura e poi si era trasferito all'Accademia di Teatro. Nonostante ciò, il suo destino lo aveva destiato ad un altro mondo: quello dei disegni satirici. Ha iniziato a lavorare come operaio nella raffineria di petrolio e poi è diventato rappresentante commerciale, prima a Napoli e poi nel sud Italia.
Negli anni '50 ha cominciato a realizzare i suoi primi vignetti, che sono apparsi su alcuni dei maggiori giornali italiani. Nel 1959, si è trasferito a Roma, dove ha curato la rappresentanza di una casa discografica, prima come venditore e poi come direttore commerciale.
Per anni Forattini ha lavorato, disegnando satira politica senza sosta, sempre ironizzando su vizi e virtù dei politici. Nonostante le difficoltà e i cambiamenti del Paese, il suo stile è rimasto sempre lo stesso: divertente, ironico e mai deludente. Oggi, siamo rimasti solo con le sue storie, che potremo sempre riascoltare o guardare su internet, ma sono in ogni caso una parte importante della nostra storia italiana.