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La Procura di Milano ha confermato i quattro anni di condanna a Irene Pivetti, l'ex parlamentare italiano, per evasione fiscale e autoriciclaggio. Secondo la sentenza di secondo grado, Pivetti avrebbe comprato il marchio per 1,2 milioni di euro con l'intenzione di rivenderlo alla società cinese a "10 milioni".
Il meccanismo utilizzato da Pivetti era particolarmente capzioso: dopo aver acquistato il marchio, lo avrebbe venduto alla società cinese per evitare che le somme generate dalle operazioni commerciali fossero soggette a tassazione. Questo piano criminale è stato messo in atto per un lungo periodo di tempo.
Pivetti, la cui carriera politica è stata segnata da numerose controversie, ha sempre negato le accuse e sostiene di essere innocente. Ha affermato di aver sempre pagato le tasse e ha chiesto l'assoluzione per il processo.
La sentenza conferma la condanna iniziale emessa dal tribunale di primo grado. Pivetti ora dovrà attendere le motivazioni della sentenza per poter ricorrere in Cassazione. Il suo legale, Filippo Cocco, aveva chiesto l'assoluzione per il processo.
Il meccanismo utilizzato da Pivetti era particolarmente capzioso: dopo aver acquistato il marchio, lo avrebbe venduto alla società cinese per evitare che le somme generate dalle operazioni commerciali fossero soggette a tassazione. Questo piano criminale è stato messo in atto per un lungo periodo di tempo.
Pivetti, la cui carriera politica è stata segnata da numerose controversie, ha sempre negato le accuse e sostiene di essere innocente. Ha affermato di aver sempre pagato le tasse e ha chiesto l'assoluzione per il processo.
La sentenza conferma la condanna iniziale emessa dal tribunale di primo grado. Pivetti ora dovrà attendere le motivazioni della sentenza per poter ricorrere in Cassazione. Il suo legale, Filippo Cocco, aveva chiesto l'assoluzione per il processo.