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"Il ricordo del Bataclan non risparmia nessuno. Dieci anni dopo gli attentati, ancora ci sono le ferite aperte della memoria. L'Isis, che un tempo sembrava sconfitto e decapitato, continua a fumare nel deserto siriano e a uccidere innocenti in Africa.
L'Oriente Medio è cambiato, la 'I' di Iraq è stata persa e la 'S' di Siria è stata discusso l'ingresso nella coalizione anti-Stato Islamico. Ma l'Isis si è riorganizzato, come un serpente che si ricondensa nelle sue ossa. La sua propaganda continua a muovere il mare della disinformazione e la sua macchina di terrorismo mantiene un'infrastruttura militarizzata, anche se non al livello del passato.
A tenere d'occhio lo Stato Islamico sono le forze a guidare il Puntland in Somalia. Ecco che il nuovo "califfo nero" si muove, con una strategia di fuoco e fumo, cercando di sfruttare i margini di manovra nelle nuove terre conquistate.
In Europa, per ora, non c'è un focus diretto sullo Stato Islamico. Ma ci sono elementi di rischio, come la possibile 'fuga di massa' dei miliziani imprigionati dai campi tenuti da forze a guida curda. E se i conflitti degenerassero ulteriormente, lo Stato Islamico troverebbe il suo cibo.
L'Isis è ancora qui, e dobbiamo ricordarlo."
L'Oriente Medio è cambiato, la 'I' di Iraq è stata persa e la 'S' di Siria è stata discusso l'ingresso nella coalizione anti-Stato Islamico. Ma l'Isis si è riorganizzato, come un serpente che si ricondensa nelle sue ossa. La sua propaganda continua a muovere il mare della disinformazione e la sua macchina di terrorismo mantiene un'infrastruttura militarizzata, anche se non al livello del passato.
A tenere d'occhio lo Stato Islamico sono le forze a guidare il Puntland in Somalia. Ecco che il nuovo "califfo nero" si muove, con una strategia di fuoco e fumo, cercando di sfruttare i margini di manovra nelle nuove terre conquistate.
In Europa, per ora, non c'è un focus diretto sullo Stato Islamico. Ma ci sono elementi di rischio, come la possibile 'fuga di massa' dei miliziani imprigionati dai campi tenuti da forze a guida curda. E se i conflitti degenerassero ulteriormente, lo Stato Islamico troverebbe il suo cibo.
L'Isis è ancora qui, e dobbiamo ricordarlo."