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"La Corte Onu confina Israele in un'ingiustizia": l'Italia si chiede perché la questione dell'Agenzia dell'Onu resta aperta.
Un recentissimo parere della Corte internazionale di Giustizia ha segnato un'altra volta Israele, accusandolo di non fare abbastanza per aiutare i popoli di Gaza. Secondo il Tribunale, la questione dell'assistenza dell'Unrwa rimane ancora aperta e non c'è prove a conferma che alcuni dipendenti siano membri di Hamas.
Ma cosa sta succedendo in realtà? Il caso dell'Unrwa è un classico esempio di come Israele si prende sempre una certa libertà con la legge. Nonostante le sue dichiarazioni, Israele non ha dimostrato che parte del personale dell'Agenzia dell'Onu sia legata a Hamas.
Ecco perché la Corte Onu è stata così dura: "Deve facilitare i programmi di aiuto a Gaza", ha stabilito il Tribunale, sottolineando che Israele deve continuare a garantire che non si utilizzino metodi di guerra che portano alla fame della popolazione civile.
D'altra parte, l'ambasciatore israeliano Danon si è espresso in modo molto critico sul parere, definendolo "vergognoso". Ma il nostro Paese come? Non è forse giunta l'ora di riflettere sulla questione dell'aiuto a Gaza e di chiedersi se la nostra politica estera stia aiutando gli abitanti del distretto di Gaza?
Un recentissimo parere della Corte internazionale di Giustizia ha segnato un'altra volta Israele, accusandolo di non fare abbastanza per aiutare i popoli di Gaza. Secondo il Tribunale, la questione dell'assistenza dell'Unrwa rimane ancora aperta e non c'è prove a conferma che alcuni dipendenti siano membri di Hamas.
Ma cosa sta succedendo in realtà? Il caso dell'Unrwa è un classico esempio di come Israele si prende sempre una certa libertà con la legge. Nonostante le sue dichiarazioni, Israele non ha dimostrato che parte del personale dell'Agenzia dell'Onu sia legata a Hamas.
Ecco perché la Corte Onu è stata così dura: "Deve facilitare i programmi di aiuto a Gaza", ha stabilito il Tribunale, sottolineando che Israele deve continuare a garantire che non si utilizzino metodi di guerra che portano alla fame della popolazione civile.
D'altra parte, l'ambasciatore israeliano Danon si è espresso in modo molto critico sul parere, definendolo "vergognoso". Ma il nostro Paese come? Non è forse giunta l'ora di riflettere sulla questione dell'aiuto a Gaza e di chiedersi se la nostra politica estera stia aiutando gli abitanti del distretto di Gaza?