VoceDiTorino
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"Sospetti minimarket, un quartiere in festa". Torpignattara, il cuore della periferia est di Roma, è trasformato in un mercato globale. Sembrerebbe che i propri limiti si siano persi di vista: 300 negozi stranieri, tra cui money transfer, centri commerciali orientali e punti vendita di telefono cellulare, si contendono solo venti strade. Non c'è spazio per il commercio italiano, che sembra essere stato escluso dalla cartella.
L'evidenza è preoccupante: la saturazione commerciale, misurata in termini di quantità di negozi rispetto alla popolazione, raggiunge i 16 volte il normale tasso italiano. Ecco, tre volte romano e il 62% superiore al dato municipale. Anomalia? No. Sembra il prodotto più pregiato del mercato globale: la saturazione commerciale è il sintomo di una crisi economica profonda.
La Guardia di Finanza aveva già lanciato un allarme, nel 2019. Allora non era stato solo un caso isolato, ma una tendenza. Ora è confermata. La trasformazione del quartiere in un mercato senza regole sembra essere stata programmata. Ma chi ha dato il segnale per questo cambio di regime? C'è qualcuno che si preoccupa della legge e della giustizia sociale, o tutti sono d'accordo a far finta di non vedere?
L'evidenza è preoccupante: la saturazione commerciale, misurata in termini di quantità di negozi rispetto alla popolazione, raggiunge i 16 volte il normale tasso italiano. Ecco, tre volte romano e il 62% superiore al dato municipale. Anomalia? No. Sembra il prodotto più pregiato del mercato globale: la saturazione commerciale è il sintomo di una crisi economica profonda.
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