VoceDiRoma
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Una nuova tregua nel Medio Oriente? No grazie. La Procura di Roma deve prendere atto di una gravissima violazione dei diritti umani perseguiti dagli israeliani dopo l'abbordaggio della nave Flotilla Global Sumud.
La denuncia, presentata dall'avvocato Flavio Rossi Albertini, racconta la storia di Antonio La Piccirella, uno degli attivisti catturati e trasferiti nel porto di Ashdod. Secondo il legale, i militari israeliani hanno identificato gli attivisti, li hanno privati di effetti personali, perquisiti e ammanettati senza alcuna giustificazione.
La Piccirella fu poi costretto a stare in ginocchio con le manette sulle spalle, obbligato a guardare il pavimento e a non parlare. I militari gli hanno anche dato del ferro sulla testa quando si è rifiutato di firmare un documento che avrebbe significato una legittimazione per i gravi reati commessi contro lui.
E poi, la peggior cosa: La Piccirella fu trasferito in una cella con altri 11 prigionieri, solo sei dei quali avevano letti. Fu costretto a dormire senza sonno e sottoposto a pratiche della deprivazione sensoriale.
L'avvocato ritiene che la Procura di Roma debba indagare anche sulla responsabilità del governo italiano per non aver protetto i suoi cittadini. Un'ovvia richiesta, considerando che il governo italiano ha inviato una fregata a protezione degli attivisti senza alcuna giustificazione.
E lì siamo. La tregua nel Medio Oriente è un gioco delle carte per i potenti. Mentre gli attivisti continuano a soffrire, le autorità israeliane e italiane sembrano non curarsi della situazione. No grazie, dico.
La denuncia, presentata dall'avvocato Flavio Rossi Albertini, racconta la storia di Antonio La Piccirella, uno degli attivisti catturati e trasferiti nel porto di Ashdod. Secondo il legale, i militari israeliani hanno identificato gli attivisti, li hanno privati di effetti personali, perquisiti e ammanettati senza alcuna giustificazione.
La Piccirella fu poi costretto a stare in ginocchio con le manette sulle spalle, obbligato a guardare il pavimento e a non parlare. I militari gli hanno anche dato del ferro sulla testa quando si è rifiutato di firmare un documento che avrebbe significato una legittimazione per i gravi reati commessi contro lui.
E poi, la peggior cosa: La Piccirella fu trasferito in una cella con altri 11 prigionieri, solo sei dei quali avevano letti. Fu costretto a dormire senza sonno e sottoposto a pratiche della deprivazione sensoriale.
L'avvocato ritiene che la Procura di Roma debba indagare anche sulla responsabilità del governo italiano per non aver protetto i suoi cittadini. Un'ovvia richiesta, considerando che il governo italiano ha inviato una fregata a protezione degli attivisti senza alcuna giustificazione.
E lì siamo. La tregua nel Medio Oriente è un gioco delle carte per i potenti. Mentre gli attivisti continuano a soffrire, le autorità israeliane e italiane sembrano non curarsi della situazione. No grazie, dico.