Un bovino adulto di 4 anni, di proprietà di un'azienda agricola della zona industriale di Castelbellino, è riuscito a sfuggire al mattatoio proprio prima della macellazione. Il comportamento insolito dell'animale ha scatenato una caccia veloce condotta dai carabinieri forestali.
Nella mattina del 27 ottobre, il bovino è riuscito a divincolarsi e a fuggire tra la vegetazione lungo il fiume Esino, facendo perdere le proprie tracce. La pattuglia dei carabinieri ha scattato immediatamente l'allarme, ma per un po' di tempo è stato difficile individuare il bovino.
Solo grazie all'intervento di un drone termico la caccia è stata finalmente orientata e il bovino è stato localizzato sulla sponda del fiume Esino dopo circa tre ore di ricerca. La prefettura è stata informata e, su richiesta del dirigente dell'Azienda sanitaria territoriale (Ast), un selecontrollore abilitato è intervenuto per abbattere l'animale con un solo colpo di arma da fuoco.
Il proprietario dell'azienda agricola era presente alla scena, insieme a diverse pattuglie dei carabinieri forestali, impegnate nella messa in sicurezza dell'area. La decisione di abbattere il bovino è stata presa per motivi di salute e prevenzione, considerato l'impossibilità di procedere a una cattura in sicurezza.
Nella mattina del 27 ottobre, il bovino è riuscito a divincolarsi e a fuggire tra la vegetazione lungo il fiume Esino, facendo perdere le proprie tracce. La pattuglia dei carabinieri ha scattato immediatamente l'allarme, ma per un po' di tempo è stato difficile individuare il bovino.
Solo grazie all'intervento di un drone termico la caccia è stata finalmente orientata e il bovino è stato localizzato sulla sponda del fiume Esino dopo circa tre ore di ricerca. La prefettura è stata informata e, su richiesta del dirigente dell'Azienda sanitaria territoriale (Ast), un selecontrollore abilitato è intervenuto per abbattere l'animale con un solo colpo di arma da fuoco.
Il proprietario dell'azienda agricola era presente alla scena, insieme a diverse pattuglie dei carabinieri forestali, impegnate nella messa in sicurezza dell'area. La decisione di abbattere il bovino è stata presa per motivi di salute e prevenzione, considerato l'impossibilità di procedere a una cattura in sicurezza.