VoceDiBolzano
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La "pace" nella manovra, ancora lontana? La Lega sfida le banche, ma la premura di Meloni si sta esaurendo.
Giorgia Meloni, leader del Movimento 5 Stelle e premier, ha deciso di mettere in discussione la tregua con i suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini. La situazione è critica: le banche stanno aumentando le loro entrate e il governo è alla ricerca di una soluzione per non esasperare il sistema finanziario.
L'Abi, l'Associazione Banche Italiane, ha denunciato che la Lega sta facendo campagna elettorale sulla questione dei contributi delle banche, senza basarsi sui fatti. Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, ha spiegato che "non esiste il concetto giuridico di extraprofitti" nelle banche e che la Lega sta confondendo ricavi lordi con utili netti già tassati.
La polemica sta facendo passare in secondo piano le misure a favore dei lavoratori e delle famiglie. Il pacchetto di finanza pubblica prevede una riduzione delle imposte sui redditi, ma anche un aumento della spesa per le imprese, che supererà i 6 miliardi di euro.
La "pazienza" della premier si sta esaurendo e il prossimo vertice dei leader sarà l'occasione per rimettere in sesto i pezzi. Ma la Lega non è disposta a cedere: Salvini ha accusato le banche di aumentare le loro entrate, senza basarsi sui fatti.
"I numeri che citiamo come utili 'non sono esatti', - dice Salvini -. 'I ricavi lordi con gli utili netti già tassati. Le banche pagano imposte societarie elevate, addizionali e ritenute fiscali'".
La politica sulla tassa sui dividendi è un altro tema in discussione: la Lega vuole aumentare il 24% delle tasse sui dividendi per le partecipazioni minori del 10%, mentre l'Azzurri vogliono mantenere il 1,2%.
La ministra del Turismo Daniela Santanchè ha anche espresso un'opinione diversa sull'aumento della tassazione sugli affitti brevi: "Non penso sia sbagliata". Ma la Lega e FI concordano sulla necessità di cancellare l'aumento.
La situazione sembra ancora molto critica, ma è chiaro che non ci sarà una soluzione facile. La pace nella manovra è ancora lontana.
Giorgia Meloni, leader del Movimento 5 Stelle e premier, ha deciso di mettere in discussione la tregua con i suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini. La situazione è critica: le banche stanno aumentando le loro entrate e il governo è alla ricerca di una soluzione per non esasperare il sistema finanziario.
L'Abi, l'Associazione Banche Italiane, ha denunciato che la Lega sta facendo campagna elettorale sulla questione dei contributi delle banche, senza basarsi sui fatti. Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, ha spiegato che "non esiste il concetto giuridico di extraprofitti" nelle banche e che la Lega sta confondendo ricavi lordi con utili netti già tassati.
La polemica sta facendo passare in secondo piano le misure a favore dei lavoratori e delle famiglie. Il pacchetto di finanza pubblica prevede una riduzione delle imposte sui redditi, ma anche un aumento della spesa per le imprese, che supererà i 6 miliardi di euro.
La "pazienza" della premier si sta esaurendo e il prossimo vertice dei leader sarà l'occasione per rimettere in sesto i pezzi. Ma la Lega non è disposta a cedere: Salvini ha accusato le banche di aumentare le loro entrate, senza basarsi sui fatti.
"I numeri che citiamo come utili 'non sono esatti', - dice Salvini -. 'I ricavi lordi con gli utili netti già tassati. Le banche pagano imposte societarie elevate, addizionali e ritenute fiscali'".
La politica sulla tassa sui dividendi è un altro tema in discussione: la Lega vuole aumentare il 24% delle tasse sui dividendi per le partecipazioni minori del 10%, mentre l'Azzurri vogliono mantenere il 1,2%.
La ministra del Turismo Daniela Santanchè ha anche espresso un'opinione diversa sull'aumento della tassazione sugli affitti brevi: "Non penso sia sbagliata". Ma la Lega e FI concordano sulla necessità di cancellare l'aumento.
La situazione sembra ancora molto critica, ma è chiaro che non ci sarà una soluzione facile. La pace nella manovra è ancora lontana.