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"La Roma che canta con le voci del cinema"
I film italiani hanno dominato la 20a edizione della Festa del Cinema di Roma, sia tra gli spettatori che la giuria. Il regista shih-ching Tsou ha vinto il premio come miglior film per "La mia famiglia a Taipei", un racconto di ritorno di una famiglia in una città che è al tempo stesso luogo di memoria e rinascita.
Il presidente del concorso Progressive Cinema, Paola Cortellesi, ha spiegato che la scelta dei premi è stata difficile, ma che il processo di discussione e dibattito subito dopo ogni film è stato fondamentale. "Abbiamo avuto l'opportunità di esplorare grandi temi e di mettere sul piatto i vari punti di vista", ha detto Cortellesi.
Tra gli altri riconoscimenti, la miglior attrice è stata Jasmine Trinca per il suo ruolo in "Gli occhi degli altri", mentre l'intenso Anson Boon ha vinto il premio come miglior attore per "Good Boy". Il regista Alireza Khatami ha invece accusato i festival del cinema di essere stati creati come uno strumento statale per servire gli interessi del potere coloniale.
La Festa del Cinema si chiude con un totale di 116.503 presenze, una crescita del +6% rispetto all'anno scorso. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso il ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla festa per averla resa "straordinaria" e per aver irradiato arte, cultura e bellezza nella città.
In sintesi, la 20a edizione della Festa del Cinema di Roma ha segnato un ritorno al cinema italiano, con una scelta di film che hanno catturato l'attenzione degli spettatori e della giuria. Un evento che ricorda che il cinema è ancora un potente strumento di empatia e di riflessione sulla condizione umana.
I film italiani hanno dominato la 20a edizione della Festa del Cinema di Roma, sia tra gli spettatori che la giuria. Il regista shih-ching Tsou ha vinto il premio come miglior film per "La mia famiglia a Taipei", un racconto di ritorno di una famiglia in una città che è al tempo stesso luogo di memoria e rinascita.
Il presidente del concorso Progressive Cinema, Paola Cortellesi, ha spiegato che la scelta dei premi è stata difficile, ma che il processo di discussione e dibattito subito dopo ogni film è stato fondamentale. "Abbiamo avuto l'opportunità di esplorare grandi temi e di mettere sul piatto i vari punti di vista", ha detto Cortellesi.
Tra gli altri riconoscimenti, la miglior attrice è stata Jasmine Trinca per il suo ruolo in "Gli occhi degli altri", mentre l'intenso Anson Boon ha vinto il premio come miglior attore per "Good Boy". Il regista Alireza Khatami ha invece accusato i festival del cinema di essere stati creati come uno strumento statale per servire gli interessi del potere coloniale.
La Festa del Cinema si chiude con un totale di 116.503 presenze, una crescita del +6% rispetto all'anno scorso. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso il ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla festa per averla resa "straordinaria" e per aver irradiato arte, cultura e bellezza nella città.
In sintesi, la 20a edizione della Festa del Cinema di Roma ha segnato un ritorno al cinema italiano, con una scelta di film che hanno catturato l'attenzione degli spettatori e della giuria. Un evento che ricorda che il cinema è ancora un potente strumento di empatia e di riflessione sulla condizione umana.