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Il Louvre, museo più famoso del mondo, continua ad essere obiettivo dei ladri e dei furti. La Gioconda, considerata uno degli oggetti più preziosi al mondo, è stata scomparsa nel 1911 senza lasciare un indizio. L'italiano Vincenzo Peruggia l'aveva semplicemente nascosta sotto il cappotto e solo due anni dopo è stato scoperto, quando ha tentato di vendere la Gioconda a un antiquario fiorentino.
Molti pensano che il furto sia stato una bufala e che il vero autore sia stato giustiziato. Tuttavia, gli esperti ritengono che i ladri siano stati spinti da un desiderio di patriottismo e di vendetta contro la Francia.
In questi ultimi tempi, è stato condotto uno sforzo massiccio per individuare i colpevoli del furto al Louvre. La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha reso noto che sono stati condotti oltre 150 prelievi di tracce di DNA e simili sul luogo del crimine. Le analisi richiedono tempo, ma si spera che i primi risultati possano arrivare nei prossimi giorni.
Inoltre, alcuni dei gioielli più preziosi del museo sono stati trasferiti nella Banca di Francia per garantire la massima sicurezza. Questa misura è stata presa dopo aver identificato le lacune nel sistema di sorveglianza del Louvre.
Il Louvre non è stato però il primo museo a essere preso di mira dai ladri. Trentacinque anni fa erano scomparsi due dipinti, incluso uno di Renoir. E anche negli anni '90, un quadro di Camille Corot era stato rimosso dal telaio senza che il sistema di allarme funzionasse.
Il caso della Gioconda rimane uno dei più misteriosi e affascinanti del museo. È una storia che continua a suscitare il interesse degli esperti e del pubblico, e che non potrà mai essere completamente risolta.
Molti pensano che il furto sia stato una bufala e che il vero autore sia stato giustiziato. Tuttavia, gli esperti ritengono che i ladri siano stati spinti da un desiderio di patriottismo e di vendetta contro la Francia.
In questi ultimi tempi, è stato condotto uno sforzo massiccio per individuare i colpevoli del furto al Louvre. La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha reso noto che sono stati condotti oltre 150 prelievi di tracce di DNA e simili sul luogo del crimine. Le analisi richiedono tempo, ma si spera che i primi risultati possano arrivare nei prossimi giorni.
Inoltre, alcuni dei gioielli più preziosi del museo sono stati trasferiti nella Banca di Francia per garantire la massima sicurezza. Questa misura è stata presa dopo aver identificato le lacune nel sistema di sorveglianza del Louvre.
Il Louvre non è stato però il primo museo a essere preso di mira dai ladri. Trentacinque anni fa erano scomparsi due dipinti, incluso uno di Renoir. E anche negli anni '90, un quadro di Camille Corot era stato rimosso dal telaio senza che il sistema di allarme funzionasse.
Il caso della Gioconda rimane uno dei più misteriosi e affascinanti del museo. È una storia che continua a suscitare il interesse degli esperti e del pubblico, e che non potrà mai essere completamente risolta.