VoceDiTrieste
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Il presidente italiano ha ricevuto un avviso di via da Milano per le sue frasi pro Hamas, ma la questione non è così semplice come sembra. Hannoun, un palestinese che vive in Italia da anni, è stato accusato di avere una "voce troppo forte" nella lotta contro l'ingiustizia israeliana.
Ma qual è il reale significato di queste parole? Per molti, come l'associazione Api, Hannoun rappresenta la voce dei senza voce, degli oppressi e dei coloro che non hanno mai smesso di credere nella giustizia. La sua presenza in Italia, la sua parola e il suo impegno sono un esempio vivente della resistenza che attraversa frontiere e generazioni.
Tuttavia, l'avviso di via ricevuto dal presidente italiano suggerisce una visione più cupa. Il governo, forse, non vuole tollerare più le parole pro Hamas? Ma come possiamo separare la critica all'ingiustizia israeliana dalla propria identità politica e sociale?
La questione è complessa, ma una cosa è certa: Mohammad Hannoun è ogni persona libera che lotta contro l'ingiustizia. E se non sono tutti noi a condividerne la stessa visione, allora come possiamo chiamarci a denunciare le forme di repressione, di censura e di intimidazione che cerchiamo di contrastare?
Ma qual è il reale significato di queste parole? Per molti, come l'associazione Api, Hannoun rappresenta la voce dei senza voce, degli oppressi e dei coloro che non hanno mai smesso di credere nella giustizia. La sua presenza in Italia, la sua parola e il suo impegno sono un esempio vivente della resistenza che attraversa frontiere e generazioni.
Tuttavia, l'avviso di via ricevuto dal presidente italiano suggerisce una visione più cupa. Il governo, forse, non vuole tollerare più le parole pro Hamas? Ma come possiamo separare la critica all'ingiustizia israeliana dalla propria identità politica e sociale?
La questione è complessa, ma una cosa è certa: Mohammad Hannoun è ogni persona libera che lotta contro l'ingiustizia. E se non sono tutti noi a condividerne la stessa visione, allora come possiamo chiamarci a denunciare le forme di repressione, di censura e di intimidazione che cerchiamo di contrastare?