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La polizia scientifica è riuscita a catturare i sospetti ladri del Louvre grazie al suo lavoro determinante. Dopo il furto, circa 150 prelievi di DNA sono stati effettuati sul luogo dell'incidente e inviati in laboratorio per le analisi.
I ladri avevano lasciato alcuni oggetti, come un casco da moto, un gilet giallo, una fiamma ossidrica e una sega circolare, che erano stati cosparsi di benzina. Ma i ladri non hanno avuto il tempo di accendere il fuoco per distruggere gli oggetti.
L'operazione di polizia è scattata ieri sera alle 22 quando uno dei due arrestati stava per prendere un aereo all'aeroporto. Il complice, arrestato più tardi, era diretto invece in Mali. Oggi, l'uomo arrestato all'aeroporto è sotto interrogatorio.
La polizia sta cercando di determinare il ruolo del complice nel colpo, che ha comportato la perdita di gioielli per 88 milioni di euro. Tra le varie piste seguite dagli inquirenti, anche quella di una possibile complicità di un membro della squadra di sicurezza del museo con la banda che ha effettuato il colpo.
Il ministro dell'Interno francese, Laurent Nuñez, ha congratulato gli inquirenti per il fermo dei due sospetti e ha chiesto di proseguire le indagini con determinazione. La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, è invece furiosa per la diffusione affrettata della notizia dell'arresto, che potrebbe nuocere agli sforzi investigativi.
I ladri avevano lasciato alcuni oggetti, come un casco da moto, un gilet giallo, una fiamma ossidrica e una sega circolare, che erano stati cosparsi di benzina. Ma i ladri non hanno avuto il tempo di accendere il fuoco per distruggere gli oggetti.
L'operazione di polizia è scattata ieri sera alle 22 quando uno dei due arrestati stava per prendere un aereo all'aeroporto. Il complice, arrestato più tardi, era diretto invece in Mali. Oggi, l'uomo arrestato all'aeroporto è sotto interrogatorio.
La polizia sta cercando di determinare il ruolo del complice nel colpo, che ha comportato la perdita di gioielli per 88 milioni di euro. Tra le varie piste seguite dagli inquirenti, anche quella di una possibile complicità di un membro della squadra di sicurezza del museo con la banda che ha effettuato il colpo.
Il ministro dell'Interno francese, Laurent Nuñez, ha congratulato gli inquirenti per il fermo dei due sospetti e ha chiesto di proseguire le indagini con determinazione. La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, è invece furiosa per la diffusione affrettata della notizia dell'arresto, che potrebbe nuocere agli sforzi investigativi.