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"Un litigio scatenato da un'esclamazione, una parola sbagliata e un'oasi di pelle pericolante: l'accaduto nel cuore di Milano che ha lasciato due giovani feriti gravemente.
La notte di ieri, in viale Luigi Camones, zona Sempione, il silenzio era stato rotto da una chiamata alle forze dell'ordine alle 2:30, un segnale di allarme che ha invaso il cuore della città. Suonava l'allarme, ma la verità era molto più complessa.
Due ragazzi, uno egiziano di diciasette anni e un italiano di 18, con un dolore che non sembrava essere solo frutto del taglio di una punta di raso. La sera precedente, la sera in cui sarebbe toccato a loro di restare feriti, erano due ragazzi che si stavano scontrando. Si dice che una parola sbagliata o un'occhiata sbagliata avesse scatenato l'accaduto. Due giovani da un lato e un gruppo di giovani nordafricani dall'altro, tutti coinvolti in questo disastro.
Il ragazzo italiano, ferito sotto l'orecchio destro e all'addome, era riuscito a sopravvivere al colpo, ma la sua vita è stata minacciata. Il diciasettenne egiziano, invece, non ci sarebbe più stato in pericolo di vita, grazie alle cure mediche ricevute sul posto.
Le indagini sono in corso, ma sembra che l'accaduto sia scaturito da un litigio di pelle, una violenza che ha segnato due giovani feriti gravemente. Un evento che richiede riflessione, consapevolezza e rispetto per la diversità e le differenze che ci dividono, ma anche per ciò che ci unisce."
La notte di ieri, in viale Luigi Camones, zona Sempione, il silenzio era stato rotto da una chiamata alle forze dell'ordine alle 2:30, un segnale di allarme che ha invaso il cuore della città. Suonava l'allarme, ma la verità era molto più complessa.
Due ragazzi, uno egiziano di diciasette anni e un italiano di 18, con un dolore che non sembrava essere solo frutto del taglio di una punta di raso. La sera precedente, la sera in cui sarebbe toccato a loro di restare feriti, erano due ragazzi che si stavano scontrando. Si dice che una parola sbagliata o un'occhiata sbagliata avesse scatenato l'accaduto. Due giovani da un lato e un gruppo di giovani nordafricani dall'altro, tutti coinvolti in questo disastro.
Il ragazzo italiano, ferito sotto l'orecchio destro e all'addome, era riuscito a sopravvivere al colpo, ma la sua vita è stata minacciata. Il diciasettenne egiziano, invece, non ci sarebbe più stato in pericolo di vita, grazie alle cure mediche ricevute sul posto.
Le indagini sono in corso, ma sembra che l'accaduto sia scaturito da un litigio di pelle, una violenza che ha segnato due giovani feriti gravemente. Un evento che richiede riflessione, consapevolezza e rispetto per la diversità e le differenze che ci dividono, ma anche per ciò che ci unisce."