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La Lega rilancia contro le banche, sostenuta da Forza Italia ma con insistenza sui brevi affitti e i ministeri preoccupati per i tagli. La manovra non ha ancora iniziato il suo iter parlamentare ed è già tempo di riportare un po' d'ordine.
Il partito di Matteo Salvini alza nuovamente il tiro, attaccando direttamente i banchieri con la richiesta di un miliardo in più. "Ogni lamentela delle banche chiediamo un miliardo in più" ha detto il ministro dei trasporti e segretario della Lega, definendo il sistema finanziario come un modo per fare impresa "normale".
Salvini ha sottolineato che se guadagna i soldi sono suoi, se li perde ce li mette lo Stato e quindi i cittadini. Tuttavia, la sua priorità è sicurezza e diritto alla salute, affermando di voler investire i soldi in forze dell'ordine, medici e infermieri.
In Italia, Salvini ha dichiarato che gli unici che non si possono lamentare sono i banchieri. Banche che finiranno l'anno con 50 miliardi di guadagno, una parte dei quali dovuti alle commissioni che impongono ai commercianti o agli interessi che chiedono a chi prende un prestito in banca.
Salvini ha concluso che le banche dovrebbero avere vergogna a lamentarsi per un contributo che il Governo ha giustamente richiesto di 4 miliardi.
La Lega sostiene che i grandi istituti devono aiutare il settore sanitario, le famiglie e le imprese. Le banche hanno il dovere morale di restituire al Paese una parte dei guadagni che sono frutto dell'efficace azione del governo e delle commissioni e interessi dei cittadini-clienti. I gruppi della Lega sono determinati a proporre soluzioni per rendere ancora più significativo il contributo.
Il partito di Matteo Salvini alza nuovamente il tiro, attaccando direttamente i banchieri con la richiesta di un miliardo in più. "Ogni lamentela delle banche chiediamo un miliardo in più" ha detto il ministro dei trasporti e segretario della Lega, definendo il sistema finanziario come un modo per fare impresa "normale".
Salvini ha sottolineato che se guadagna i soldi sono suoi, se li perde ce li mette lo Stato e quindi i cittadini. Tuttavia, la sua priorità è sicurezza e diritto alla salute, affermando di voler investire i soldi in forze dell'ordine, medici e infermieri.
In Italia, Salvini ha dichiarato che gli unici che non si possono lamentare sono i banchieri. Banche che finiranno l'anno con 50 miliardi di guadagno, una parte dei quali dovuti alle commissioni che impongono ai commercianti o agli interessi che chiedono a chi prende un prestito in banca.
Salvini ha concluso che le banche dovrebbero avere vergogna a lamentarsi per un contributo che il Governo ha giustamente richiesto di 4 miliardi.
La Lega sostiene che i grandi istituti devono aiutare il settore sanitario, le famiglie e le imprese. Le banche hanno il dovere morale di restituire al Paese una parte dei guadagni che sono frutto dell'efficace azione del governo e delle commissioni e interessi dei cittadini-clienti. I gruppi della Lega sono determinati a proporre soluzioni per rendere ancora più significativo il contributo.