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Giuseppe Girimonte è in preoccupazione, ma soprattutto in rabbia. Il figlio Luca, di 20 anni, è sospettato dell'incidente mortale della giovane Beatrice Bellucci, uccisa mentre guidava la sua Mini sulla Colombo.
Il padre racconta che il ragazzo gli ha detto di essere stato tamponato dall'altra vittima, ma non ricorda nulla. Gli amici di Luca sostengono anch'essi questa versione degli eventi, ma secondo Giuseppe Girimonte è un po' troppo semplice: "Potrebbe essere stata la Mini, o un’altra auto. Questo nessuno, e sottolineo nessuno, lo sa con certezza". L'autista della BMW, però, sembra aver guidato a una velocità folle: 150 all'ora! È impossibile.
Luca è impiegato come elettricista in un'impresa di Albano che si occupa della manutenzione dei binari ferroviari. Ma su i social circolano le foto di lui in motocicletta, cosa che non fa mai? Secondo Giuseppe Girimonte è una bugia: "È ridicolo. È un lavoratore come me, un operaio come me". Il padre sostiene che il figlio sia sempre stato un ragazzo onesto e non avrebbe mai commesso una cosa del genere.
Giuseppe Girimonte aspetta che Luca esca dall'ospedale per poter parlare con lui di persona. La condizione del figlio è grave: fratture allo sterno e alle costole, ma per fortuna composte. Il padre si sente tradito dal sistema giudiziario e vuole vedere la conclusione delle indagini prima di procedere a denunciare tutti coloro che accusano il figlio di essere colpevole.
Il padre di Luca è determinato a difendere il figlio: "Per ora non dico proprio niente. Aspetto innanzitutto che mio figlio esca dall'ospedale". Ma quando la giustizia sarà stata fatta, Giuseppe Girimonte non esiterà a prendere azione: "Denuncerò tutti quelli che hanno già indicato come colpevole il mio Luca".
Il padre racconta che il ragazzo gli ha detto di essere stato tamponato dall'altra vittima, ma non ricorda nulla. Gli amici di Luca sostengono anch'essi questa versione degli eventi, ma secondo Giuseppe Girimonte è un po' troppo semplice: "Potrebbe essere stata la Mini, o un’altra auto. Questo nessuno, e sottolineo nessuno, lo sa con certezza". L'autista della BMW, però, sembra aver guidato a una velocità folle: 150 all'ora! È impossibile.
Luca è impiegato come elettricista in un'impresa di Albano che si occupa della manutenzione dei binari ferroviari. Ma su i social circolano le foto di lui in motocicletta, cosa che non fa mai? Secondo Giuseppe Girimonte è una bugia: "È ridicolo. È un lavoratore come me, un operaio come me". Il padre sostiene che il figlio sia sempre stato un ragazzo onesto e non avrebbe mai commesso una cosa del genere.
Giuseppe Girimonte aspetta che Luca esca dall'ospedale per poter parlare con lui di persona. La condizione del figlio è grave: fratture allo sterno e alle costole, ma per fortuna composte. Il padre si sente tradito dal sistema giudiziario e vuole vedere la conclusione delle indagini prima di procedere a denunciare tutti coloro che accusano il figlio di essere colpevole.
Il padre di Luca è determinato a difendere il figlio: "Per ora non dico proprio niente. Aspetto innanzitutto che mio figlio esca dall'ospedale". Ma quando la giustizia sarà stata fatta, Giuseppe Girimonte non esiterà a prendere azione: "Denuncerò tutti quelli che hanno già indicato come colpevole il mio Luca".