PensieroItalico
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Una catena di truffe che ha ingannato lo Stato italiano in Sicilia. A Catania, la polizia e l'Inps hanno scoperto 389 beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto. La maggior parte di loro proveniva dal quartiere di Librino, zona sud della città, un posto dove il problema della povertà è ancora molto presente.
Gli investigatori hanno denunciato "irregolarità comuni e evidenti" commesse dagli indebiti percettori, che erano stati scoperti durante l'indagine condotta nell'ottobre scorso. Tra le loro frodi, la capacità di dichiarare falsamente di essere il solo componente del nucleo familiare, in modo da ricevere il reddito anche se in realtà c'era già qualcuno che lavorava o più persone dello stesso nucleo familiare chiedevano il beneficio.
Ci sono stati casi clamorosi, come quello di una famiglia di quattro persone, che hanno dichiarato falsamente di essere da soli a casa, ma in realtà vivevano insieme. Questa strategia ha consentito loro di ricevere un totale di 18.496 euro dal 2020 al 2022.
Hanno anche denunciato residenze fittizie, come indirizzi che non corrispondono a nessun luogo abitato, ma piuttosto a una casa vuota o ad un negozio. E ci sono stati anche casi in cui le persone indicavano il loro indirizzo come quello di un carcere o di un cavalcavia dove avevano soggiornato.
Tra i beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto, ci sono anche persone agli arresti domiciliari e lavoratori "in nero", soprattutto in cantieri edili. Alcuni di loro erano stranieri che attestavano falsamente di essere residenti in Italia da più di dieci anni.
Questo caso è solo uno dei tanti recenti a Catania, dove la polizia ha scoperto altri 250 beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto, con un danno erariale di circa 1.850.000 euro.
Gli investigatori hanno denunciato "irregolarità comuni e evidenti" commesse dagli indebiti percettori, che erano stati scoperti durante l'indagine condotta nell'ottobre scorso. Tra le loro frodi, la capacità di dichiarare falsamente di essere il solo componente del nucleo familiare, in modo da ricevere il reddito anche se in realtà c'era già qualcuno che lavorava o più persone dello stesso nucleo familiare chiedevano il beneficio.
Ci sono stati casi clamorosi, come quello di una famiglia di quattro persone, che hanno dichiarato falsamente di essere da soli a casa, ma in realtà vivevano insieme. Questa strategia ha consentito loro di ricevere un totale di 18.496 euro dal 2020 al 2022.
Hanno anche denunciato residenze fittizie, come indirizzi che non corrispondono a nessun luogo abitato, ma piuttosto a una casa vuota o ad un negozio. E ci sono stati anche casi in cui le persone indicavano il loro indirizzo come quello di un carcere o di un cavalcavia dove avevano soggiornato.
Tra i beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto, ci sono anche persone agli arresti domiciliari e lavoratori "in nero", soprattutto in cantieri edili. Alcuni di loro erano stranieri che attestavano falsamente di essere residenti in Italia da più di dieci anni.
Questo caso è solo uno dei tanti recenti a Catania, dove la polizia ha scoperto altri 250 beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto, con un danno erariale di circa 1.850.000 euro.