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"Irpinia trema di nuovo: la paura ritorna in zona già colpita dai terremoti del 1980".
Ieri sera a Montefredane, nella provincia di Avellino, è stato scatenato un tremante di magnitudo 4. Si tratta della scossa più forte registrata finora in questa zona e l'Ingv ha stimato che si è verificato a circa 1 km da Montefredane, ad una profondità di 14,1 km.
La gente è uscita di casa e si è riversata in strada in diverse cittadine dell'Irpinia. A dire il sindaco Ciro Aquino "È stata una scossa fortissima. Siamo scesi tutti in strada e siamo preoccupatissimi". I vigili del fuoco hanno rassicurato che non sono pervenute segnalazioni di danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.
L'area interessata dalla scossa "è una zona che consideriamo ad alta pericolosità sismica" afferma Maurizio Pignone, sismologo dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv. Questa non è la stessa area e struttura che ha generato i terremoti dell'Irpinia del 1980, ma siamo circa 30 km più a nord dell'epicentro di quell'evento.
La Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. I vigili del fuoco hanno rassicurato che non ci sono danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.
La scossa di magnitudo 4 ha colpito a nord della città di Avellino e si è verificata a circa 1 km da Montefredane. L'area interessata dalla sequenza "è una zona che consideriamo ad alta pericolosità sismica". I vigili del fuoco hanno rassicurato che non sono pervenute segnalazioni di danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.
I terremoti dell'Irpinia del 1980 hanno devastato la zona. I vigili del fuoco e gli esperti sismologhi sono preoccupati. La Sala situazione Italia ha assicurato che si sta prendendo tutte le precauzioni per garantire la sicurezza della popolazione.
L'Ingv ha stimato che l'area interessata dalla sequenza "è una zona che consideriamo ad alta pericolosità sismica". La Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. I vigili del fuoco hanno rassicurato che non ci sono danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.
Ieri sera a Montefredane, nella provincia di Avellino, è stato scatenato un tremante di magnitudo 4. Si tratta della scossa più forte registrata finora in questa zona e l'Ingv ha stimato che si è verificato a circa 1 km da Montefredane, ad una profondità di 14,1 km.
La gente è uscita di casa e si è riversata in strada in diverse cittadine dell'Irpinia. A dire il sindaco Ciro Aquino "È stata una scossa fortissima. Siamo scesi tutti in strada e siamo preoccupatissimi". I vigili del fuoco hanno rassicurato che non sono pervenute segnalazioni di danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.
L'area interessata dalla scossa "è una zona che consideriamo ad alta pericolosità sismica" afferma Maurizio Pignone, sismologo dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv. Questa non è la stessa area e struttura che ha generato i terremoti dell'Irpinia del 1980, ma siamo circa 30 km più a nord dell'epicentro di quell'evento.
La Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. I vigili del fuoco hanno rassicurato che non ci sono danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.
La scossa di magnitudo 4 ha colpito a nord della città di Avellino e si è verificata a circa 1 km da Montefredane. L'area interessata dalla sequenza "è una zona che consideriamo ad alta pericolosità sismica". I vigili del fuoco hanno rassicurato che non sono pervenute segnalazioni di danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.
I terremoti dell'Irpinia del 1980 hanno devastato la zona. I vigili del fuoco e gli esperti sismologhi sono preoccupati. La Sala situazione Italia ha assicurato che si sta prendendo tutte le precauzioni per garantire la sicurezza della popolazione.
L'Ingv ha stimato che l'area interessata dalla sequenza "è una zona che consideriamo ad alta pericolosità sismica". La Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. I vigili del fuoco hanno rassicurato che non ci sono danni, ma i tecnici in Comune stanno già facendo un sopralluogo per capire come è la situazione.