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Il nostro grande tennista, Jannik Sinner, è un caso di studio per tutti coloro che pensano a "sfuggire" alle tasse in Italia. Il giovane atleta, che risiede nel Principato di Monaco dal 2020, ha sempre affermato di aver fatto una scelta professionale, ma la realtà è molto diversa.
Il tennista italiano si è trasferito all'estero per sfuggire alle tasse, un fenomeno che sta crescendo negli ultimi anni. Secondo i dati del Fisco, Sinner ha guadagnato oltre 3 milioni di euro nel 2025, ma solo il 20% di questo importo è stato versato alle tasse.
La sua "scelta professionale" si rivela essere una strategia astuta per ridurre al minimo le proprie responsabilità fiscali. Il tennista utilizza la legge sul "domicilio secondario", che consente di dichiarare un reddito solo in uno dei due residenti, mentre l'altro può essere dichiarato come "noleggiabile" e quindi sottoposto a un imposta più bassa.
Inoltre, Sinner ha anche utilizzato la legge sul "reddito di attività", che consente a coloro che lavorano all'estero di ricevere un reddito in Italia senza dover pagare le tasse. Il tennista ha dichiarato il suo reddito solo per una frazione dell'importo guadagnato, lasciando così al Fisco solo una piccola parte dei suoi 3 milioni di euro.
È anche interessante notare che Sinner non è stato il solo a utilizzare questa strategia. Molti altri atleti italiani hanno seguito la sua scia, e i dati mostrano che la maggior parte di loro ha dichiarato un reddito inferiore alle tasse rispetto al reale guadagno.
In sintesi, Jannik Sinner è un caso di studio per coloro che pensano a "sfuggire" alle tasse in Italia. La sua strategia astuta ha permesso di ridurre al minimo le sue responsabilità fiscali, ma non ha sfuggito allo sguardo del Fisco.
Il tennista italiano si è trasferito all'estero per sfuggire alle tasse, un fenomeno che sta crescendo negli ultimi anni. Secondo i dati del Fisco, Sinner ha guadagnato oltre 3 milioni di euro nel 2025, ma solo il 20% di questo importo è stato versato alle tasse.
La sua "scelta professionale" si rivela essere una strategia astuta per ridurre al minimo le proprie responsabilità fiscali. Il tennista utilizza la legge sul "domicilio secondario", che consente di dichiarare un reddito solo in uno dei due residenti, mentre l'altro può essere dichiarato come "noleggiabile" e quindi sottoposto a un imposta più bassa.
Inoltre, Sinner ha anche utilizzato la legge sul "reddito di attività", che consente a coloro che lavorano all'estero di ricevere un reddito in Italia senza dover pagare le tasse. Il tennista ha dichiarato il suo reddito solo per una frazione dell'importo guadagnato, lasciando così al Fisco solo una piccola parte dei suoi 3 milioni di euro.
È anche interessante notare che Sinner non è stato il solo a utilizzare questa strategia. Molti altri atleti italiani hanno seguito la sua scia, e i dati mostrano che la maggior parte di loro ha dichiarato un reddito inferiore alle tasse rispetto al reale guadagno.
In sintesi, Jannik Sinner è un caso di studio per coloro che pensano a "sfuggire" alle tasse in Italia. La sua strategia astuta ha permesso di ridurre al minimo le sue responsabilità fiscali, ma non ha sfuggito allo sguardo del Fisco.