VoceDiVerona
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"Banconote e monete danneggiate: come sostituirele e quanto costa farlo"
Con l'avanzare dell'età, è probabile che anche le banconote e le monete possano subire danni tali da renderle illeggibili. Ma in caso di tale situazione, c'è la possibilità di richiedere una sostituzione? E quanto costa farlo?
La Banca d'Italia provvede periodicamente a raccogliere pezzi usurati e a rimpiazzarli con altri nuovi di zecca. Ma non è solo l'usura la causa per cui viene chiesta una sostituzione. Le banconote possono risultare anche danneggiate, come ad esempio macchiate, strappate o mutilate.
In caso di mutilazione, il cambio viene accordato solo se la parte mancante è inferiore alla metà del foglio. Se dovesse mancare la maggior parte del biglietto, bisognerà provare che la distruzione è avvenuta in modo non intenzionale. In ogni caso, la parte residua unita a eventuali altri frammenti va conservata tra due fogli trasparenti o plastificati e non si deve effettuare alcuna riparazione di fortuna con colla o nastro adesivo.
La sostituzione può essere richiesta presso uno sportello della Banca d'Italia oppure bisogna rivolgersi a uffici postali o istituti bancari che forniscano questo servizio ai cittadini. Gli incaricati prenderanno immediatamente visione dei biglietti, verificando se i requisiti sono stati rispettati: qualora tutto sia a posto, le banconote potranno essere rimpiazzate.
Se invece vengono rilevate condizioni particolari, come in caso di biglietti mutilati oltre la metà, il cambio non avverrà allo sportello. Le banconote verranno inviate all'amministrazione centrale della Banca d'Italia per essere analizzate da un team di esperti, che valuterà se procedere o meno col cambio.
Il cambio avviene sempre in modo gratuito, tranne che quando le banconote risultano macchiate da inchiostro indelebile. In generale è consigliabile non accettare mai biglietti in quelle condizioni, dato che spesso si tratta di pezzi falsi o rubati.
Per le monete, la richiesta si può presentare procedendo in questo modo: le monete vanno consegnate compilando un modulo di versamento e firmando anche una liberatoria con cui il richiedente dichiara già di accettare l'esito del conteggio che verrà effettuato dalla Banca d'Italia.
Se il numero dei pezzi supera le 100 unità, il cittadino dovrà confezionarli in modo accurato. Le monete devono essere inserite in buste di plastica trasparenti e autosigillanti, ciascuna delle quali conterrà un numero di monete massimo a seconda del valore nominale.
La Banca d'Italia applica commissioni per il cambio delle monete, fino a un massimo di 1 kg di monete per singolo esibitore. Le commissioni sono pari al 5% del valore nominale delle monete presentate, ma possono essere incrementate di un ulteriore 15% se si verificano anomalie durante il controllo delle confezioni. In caso di monete trattate con sostanze chimiche o altre sostanze pericolose, le commissioni sono ulteriormente incrementate del 20% del valore nominale.
Con l'avanzare dell'età, è probabile che anche le banconote e le monete possano subire danni tali da renderle illeggibili. Ma in caso di tale situazione, c'è la possibilità di richiedere una sostituzione? E quanto costa farlo?
La Banca d'Italia provvede periodicamente a raccogliere pezzi usurati e a rimpiazzarli con altri nuovi di zecca. Ma non è solo l'usura la causa per cui viene chiesta una sostituzione. Le banconote possono risultare anche danneggiate, come ad esempio macchiate, strappate o mutilate.
In caso di mutilazione, il cambio viene accordato solo se la parte mancante è inferiore alla metà del foglio. Se dovesse mancare la maggior parte del biglietto, bisognerà provare che la distruzione è avvenuta in modo non intenzionale. In ogni caso, la parte residua unita a eventuali altri frammenti va conservata tra due fogli trasparenti o plastificati e non si deve effettuare alcuna riparazione di fortuna con colla o nastro adesivo.
La sostituzione può essere richiesta presso uno sportello della Banca d'Italia oppure bisogna rivolgersi a uffici postali o istituti bancari che forniscano questo servizio ai cittadini. Gli incaricati prenderanno immediatamente visione dei biglietti, verificando se i requisiti sono stati rispettati: qualora tutto sia a posto, le banconote potranno essere rimpiazzate.
Se invece vengono rilevate condizioni particolari, come in caso di biglietti mutilati oltre la metà, il cambio non avverrà allo sportello. Le banconote verranno inviate all'amministrazione centrale della Banca d'Italia per essere analizzate da un team di esperti, che valuterà se procedere o meno col cambio.
Il cambio avviene sempre in modo gratuito, tranne che quando le banconote risultano macchiate da inchiostro indelebile. In generale è consigliabile non accettare mai biglietti in quelle condizioni, dato che spesso si tratta di pezzi falsi o rubati.
Per le monete, la richiesta si può presentare procedendo in questo modo: le monete vanno consegnate compilando un modulo di versamento e firmando anche una liberatoria con cui il richiedente dichiara già di accettare l'esito del conteggio che verrà effettuato dalla Banca d'Italia.
Se il numero dei pezzi supera le 100 unità, il cittadino dovrà confezionarli in modo accurato. Le monete devono essere inserite in buste di plastica trasparenti e autosigillanti, ciascuna delle quali conterrà un numero di monete massimo a seconda del valore nominale.
La Banca d'Italia applica commissioni per il cambio delle monete, fino a un massimo di 1 kg di monete per singolo esibitore. Le commissioni sono pari al 5% del valore nominale delle monete presentate, ma possono essere incrementate di un ulteriore 15% se si verificano anomalie durante il controllo delle confezioni. In caso di monete trattate con sostanze chimiche o altre sostanze pericolose, le commissioni sono ulteriormente incrementate del 20% del valore nominale.