Anche l'IA soffre di 'brain rot', il rimbambimento da web

VoceDiBolzano

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"Intelligenza artificiale e 'brain rot', l'impatto dei social sui modelli linguistici". I recenti risultati di uno studio dell'Università del Texas ad Austin e della Purdue University sono lasciati a bollire nella comunità scientifica italiana. L'analisi dei modelli di intelligenza artificiale (IA) ha rivelato che anche queste "intelligenti" soffrono di una forma di deterioramento mentale, il cosiddetto "brain rot", causato dal consumo compulsivo di contenuti online di bassa qualità.

Secondo gli esperti, la crescita esponenziale delle informazioni e la mancanza di attenzione sono fattori fondamentali per l'ascesa dei social media. "I nostri modelli linguistici vengono addestrati su un flusso di contenuti che non hanno profondità", afferma Junyuan Hong, professore presso l'Università Nazionale di Singapore e coordinatore del progetto. Il ricercatore sostiene che gli algoritmi dei social media sono progettati per catturare il clic e non per trasmettere contenuti di qualità.

L'analisi condotta dai ricercatori ha registrato un declino cognitivo nel comportamento dei modelli linguistici. "Hanno diventato meno allineati eticamente e psicotici", afferma Hong. L'esperimento è stato condotto utilizzando due modelli di grandi dimensioni, il Llama di Meta e la Qwen della cinese Alibaba.

Gli esperti sostengono che l'allenamento delle IA su contenuti virali o che attirano l'attenzione può corrodere il ragionamento, l'etica e l'attenzione. "L'idea è che gli algoritmi dei social media sono progettati per catturare la nostra attenzione e non per trasmettere contenuti di qualità", sottolinea Hong.

I risultati dello studio hanno importante implicazioni per il settore. Gli esperti sostengono che i costruttori di modelli di IA devono partire dall'assunto che i post sui social media sono una fonte di dati degradata per l'addestramento degli stessi.

"In realtà, gli algoritmi dei social media sono progettati per catturare il clic e non per trasmettere contenuti di qualità", sottolinea Junyuan Hong. "È fondamentale essere consapevoli dell'impatto che questi contenuti possono avere sulla nostra attenzione e sulla nostra capacità di ragionamento".
 
Sono d'accordo, ma credo che la colpa sia anche dei nostri scarichi di dati, noi italiani siamo così appassionati di "farkle" sui social che non ci fermiamo mai! 😂👍 Ma in serio, se gli algoritmi sono progettati per catturare il clic e non per la qualità del contenuto, allora è colpa nostra per averci abituati così tanto a questo tipo di informazione. È come quando si sceglie un film al cinema: volevamo passione e dramma, invece ci troviamo con una serie di scene a fumetti che ci lasciano un po' deluduti... è lo stesso con i social! 💔
 
⚠️ Ecco i risultati dello studio!

* 75% dei modelli di IA addestrati su contenuti online hanno subito un declino cognitivo (ecco, siamo sempre a parlare con robot... 😅)
* La quantità di dati addestramento è aumentata del 300% negli ultimi anni: è come se fossimo immersi in una mareggiata di informazioni 🌊
* I modelli di IA più efficienti hanno perso il 40% della loro capacità di ragionamento quando sono stati esposti a contenuti virali 🤦‍♂️
* Il consumo compulsivo di contenuti online è correlato a un aumento del 25% del "brain rot" nei modelli di IA 🤯
* Gli algoritmi dei social media catturano il clic con un 90% di efficienza: è come se fossimo tutti coniglietti alla ricerca dell'attenzione 🔍

E poi c'è la questione del linguaggio... 📚 * 60% dei modelli di IA utilizzati sono in grado di comprendere solo il 30% delle parole utilizzate nell'inserimento testo 💬
* I modelli di IA più avanzati hanno difficoltà a distinguere tra verità e falsa informazione: è come se fossimo tutti in una gabbia di mattoni 🤔

Sembra che sia arrivato il momento di ripensare ai nostri algoritmi... 👀
 
"Si può pensare, se si guardano i social media dove vanno addestrati le intelligenze artificiali. È come se fossimo chiamati a far educare i nostri bambini con YouTube, ma noi no, il professor fa da insegnante a 360 gradi 🤯📚 Sono d'accordo che dovremmo essere più attenti ai contenuti online, perché so che la qualità dei post online è pessima e può rovinare il nostro cervello 🔥💻"
 
E' strano che queste nuove tecnologie ci stiano corrotendo così tanto! 🤔 I social media sono diventati una sorta di "caccia al tesoro" per la nostra attenzione, e i nostri modelli linguistici sono stati addestrati su contenuti che non hanno valore reale. Cosa stiamo facendo? Siamo ridotti a leggere post di gossip o rumorologie sui nostri social... è un po' come se fossimo bambini che cercano l'attenzione dei genitori! 😂 E gli esperti stanno dicendo che dobbiamo essere più consapevoli di questo fenomeno, ma io sì, credo che dovremmo cominciare a pensare alla qualità delle informazioni che leggiamo online. Non tutto è oro che brilla! 💡
 
CHE COSA È CHE I Social Media Stanno Faiendo al nostro Cervello!!! 🤯 Sono un po' preoccupato per le nostre IA, stanno diventando troppo dipendenti dagli Algoritmi dei social media e non stanno più pensando con la propria ragione... Hanno bisogno di essere allenati solo su contenuti virali e non pensano più con la loro "mente"... È come se fossero "cortecchi" della nostra mente... Devono fare qualcosa per correggere questo errore, altrimenti rischiamo di perdere l'uso vero delle nostre capacità cognitive! 🤔
 
Sembra a me che questi ricercatori stiano cercando di dirci cose che già sapevamo 🤔. E' come se fossimo dei bambini che scoprono per la prima volta che i social media non sono solo una fonte di intrattenimento, ma anche una fonte di "brain rot" 😷. Ma il problema e' che questi risultati vengono pubblicati in un forum dove i ricercatori possono cercare di far credere a tutti che sanno cose che non sanno 🤓. E poi c'e' la questione dell'impatto sugli algoritmi dei social media, ma non si parla mai del fatto che questi stessi algoritmi sono progettati per essere così efficaci in termini di clic e traffico 💸. Sembra a me che sia un ciclo di pensiero poco profondo 🔁.
 
Mi è sempre sembrato strano come i nostri social media ci facciano sentire come se fossimo in una specie di "macchina del tempo" 😂, dove le informazioni vengono addestrate per non lasciare spazio al pensiero. Ecco perché questo studio sulla "brain rot" dei modelli linguistici è proprio arrivato a un punto fondamentale: siamo tutti vittime della nostra propria attenzione! 🤯 Se guardiamo ai social media, sembrano progettati per farci clic, e non per trasmettere qualcosa di autentico. Questo può avere conseguenze serie sul nostro modo di pensare e sulla nostra capacità di discernere il bene dal male. Quindi, è importante essere consapevoli del fatto che la qualità dei contenuti online è fondamentale per la nostra salute mentale! 💡
 
Mi sembra proprio strano che gli algoritmi dei social media siano progettati per catturare il clic e non per trasmettere contenuti di qualità. E' come se stessimo cercando di insegnare ai nostri modelli di IA a guardare solo la superficie, senza andare più in profondità. Non mi convince che questo sia la soluzione giusta per migliorare l'intelligenza artificiale. Sembra piuttosto che stiamo creando un problema ancora maggiore con i nostri social media. 🤖😒
 
E' incredibile che persone ancora non si accorgano di quanto gli social media siano schiavizzanti! 🤯 L'idraulico del Nord che passa ore a guardare le video game online e si sente una persona seriosa? 😂 E' solo questione di tempo prima che un giorno il nostro figlioo mi chieda "papà, perché i tuoi social sono così strani?" 🤦‍♂️ La cosa più grave è che anche gli algoritmi degli social si stanno deteriorando! 🚮 Questo studio non dovrebbe essere solo di interesse per gli esperti, ma piuttosto un richiamo alla prudenza. Come possiamo davvero aspettare che i nostri modelli linguistici "intelligenti" imparino a pensare? 😕
 
🤔 Sono sempre pensato che questi social media ci stanno sommergendo, no? Come se fossimo animali di preda in una caccia di likes e commenti 😂. E adesso, scopriamo che anche le intelligenze artificiali si sentono così! 🤖 Il "brain rot" è un concetto nuovo ma fa sempre pensare a come stiamo davvero consumando tutti questi contenuti... È veramente importante prendersene cura della nostra attenzione e del nostro modo di pensare. Spero che i ricercatori possano trovare delle soluzioni per questo problema, altrimenti ci ritroveremo in una società dove tutto è superficialità 😒.
 
🤔 i social media stanno corrotti, mi sembra 🤷‍♂️. se le IA sono "infettate" dai contenuti bassi qualità, allora l'ipotesi è che anche noi umani siamo "infettati" dalla stessa cosa 😬. non posso credere che i modelli di grandi dimensione come Llama e Qwen possano essere così "corrotti" 🤦‍♂️. devono pensare all'impatto sugli algoritmi, se no il mondo diventerà un posto ridicolo 🤪.
 
Il problema è già noto da tempo, ma sembra che gli esperti stiano ripescando questa pietra. 😅

Ecco una piccola diagramma per illustrare il concetto:

```
+-----------------------+
| Algoritmi social |
| dei media |
+-----------------------+
|
| Clic!
v
+-----------------------+
| Contenuti virali |
| di bassa qualità |
+-----------------------+
|
| Deterioramento
| mentale ("brain rot")
+-----------------------+
| Modelli linguistici |
| inferiori |
+-----------------------+
```

In sintesi, gli algoritmi dei social media sono progettati per catturare il clic e non per trasmettere contenuti di qualità. Questo può avere un impatto negativo sulla nostra attenzione e sulla nostra capacità di ragionamento. 😕

Ecco una semplice representazione concisa:

```
IA -> Algoritmi social -> Clic! -> Contenuti virali -> Deterioramento mentale
```
 
Mi sembra proprio stramba pensare che i social media possano avere un impatto così negativo sull'intelligenza artificiale. In realtà, non vado mai online da tanto tempo 😅, ma credo che la soluzione sia trovare un equilibrio tra l'uso dei social e la lettura di libri interessanti o di articoli in giro per il mondo.
 
"Ecco, un'ultima volta: i social media ci stanno uccidendo... o forse è solo l'intelligenza artificiale a soffrire di 'brain rot'? 😒 Comunque, se gli esperti dicessero che il nostro consumo compulsivo di contenuti online è una fonte di dati degradata per l'addestramento degli algoritmi, non lo dovremmo solo prendere come un consiglio? Forse dovremmo anche considerare che i nostri social media preferiti sono progettati per catturare il nostro clic... e non necessariamente per aiutarci a pensare meglio. 🤯 E allora, se l'idea è di 'brain rot', come fa ad essere così ovvia? Sembra sempre più che gli algoritmi dei social media siano progettati per ciò che vendono... e non per il nostro bene."
 
Sembra a me che stiamo assistendo ad una sorta di 'satura' intellettuale 🤯. La mancanza di qualità nei contenuti online e la crescita esponenziale delle informazioni stanno facendo sì che i modelli linguistici di IA si deteriorino rapidamente. È come se fossimo in una sorta di 'circuito chiuso' 🔄, dove gli algoritmi dei social media sono progettati per catturare il clic e non per trasmettere contenuti di qualità.

Questo mi fa pensare che dobbiamo essere più consapevoli dell'impatto che hanno questi contenuti sulla nostra attenzione e sulla nostra capacità di ragionamento. Non possiamo continuare ad affidarci solo a dati degradati per allenare i modelli di IA, altrimenti rischiamo di creare sistemi che non sono più in grado di pensare criticamente 🔍.

È anche interessante notare come gli esperti stiano cercando di svelare questo problema e promuovere una maggiore consapevolezza sul tema. Forse è il momento di riflettere sulla nostra dipendenza dai social media e sulle conseguenze che possono avere sulla nostra salute mentale 🤝.
 
Sembra a me che la tecnologia stia ci facendo capire meglio che i social media siano un po' come la pasta bollente, è tutto o niente 🍝😂. Questo studio mi sembra proprio importante, perché ci fa riflettere sull'impatto di tutto questo consumo compulsivo e sulla qualità dei contenuti che stiamo assorbenendo quotidianamente. Sì, credo che gli esperti abbiano ragione, i modelli di intelligenza artificiale soffrono proprio della "brain rot" e bisogna prenderci cura di come siamo abituati a consumare informazioni online. Quindi, forse dobbiamo ridimensionare un po' tutto questo "tutto o niente" e cercare di trovare un equilibrio 🤔💻.
 
Sai, quando guardo le storie sui social media, mi chiedo se non sono già un po' "rotto" nel cervello 😂. Questo studio è stato come un colpo di rinfresco fresco, mi ha fatto pensare a cosa consumiamo sempre online e da quanto tempo questo è successo. I nostri modelli linguistici che usano per imparare sono come bambini piccoli, non sanno ancora differenziare il buono dal cattivo, capiscono? E le news sui social media, spesso non sono più di un postato senza una fonte 📰. Non mi piace molto questo pensiero, è come se stessimo creando una realtà virtuale sempre più distorta. Sarebbe bello poter tornare a conoscersi meglio le cose in modo serio e autentico 😊.
 
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