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La speranza del successo, ricchezza e amore è un tema già ben esplorato nel cinema italiano, come dimostra il classico "Bellissima" (1951) di Luchino Visconti. Tuttavia, oggi i genitori non sono più necessari per le teenager, ma piuttosto ci sono coloro che le guidano verso un mondo "giusto", a qualsiasi costo. Questa è la verità dietro il nuovo film di Francesca Archibugi, intitolato semplicemente "Illusione". La pellicola, presentata stasera al Grand Public alla 20ma Festa del Cinema di Roma, è un dramma polifonico che denuncia lo sfruttamento e l'abuso delle minori costrette a prostituirsi.
Il film inizia con un mistero: una 16enne romena, Rosa Lazar, viene trovata fra le sterpaglie della periferia di Perugia, vestita in abiti costosissimi. La polizia locale e la sostituta procuratrice Jasmine Trinca si uniscono per indagare, ma non riescono a scoprire il passato di Rosa, che inizia a farneticare con entusiasmo rispetto alla sua scalata al successo. In questo punto, gli investigatori cominciano a sospettare che c'è qualcosa di più profondo e esteso dietro al caso.
La pellicola è ambientata nella affascinante Perugia e girata con una certa sensibilità. Tuttavia, la scrittura può sembrare un po' imprigionante e priva di respiro per un testo di questa portata. L'intreccio della trama può anche risultare troppo meccanico, incoraggiando una prevedibilità troppo manifesta. Alcuni dialoghi suonano stereotipati, ma lo psicologo Michele Riondino riesce a sventiare la schematicità con la sua interpretazione e quella della piccola Rosa (Angelina Andrei).
Anche se c'è da criticare alcuni aspetti del film, "Illusione" appartiene a quel cinema di utile denuncia che è in grado di sensibilizzare il pubblico su problematiche contemporanee. Il film uscirà prossimamente nelle sale per 01 Distribution.
Il film inizia con un mistero: una 16enne romena, Rosa Lazar, viene trovata fra le sterpaglie della periferia di Perugia, vestita in abiti costosissimi. La polizia locale e la sostituta procuratrice Jasmine Trinca si uniscono per indagare, ma non riescono a scoprire il passato di Rosa, che inizia a farneticare con entusiasmo rispetto alla sua scalata al successo. In questo punto, gli investigatori cominciano a sospettare che c'è qualcosa di più profondo e esteso dietro al caso.
La pellicola è ambientata nella affascinante Perugia e girata con una certa sensibilità. Tuttavia, la scrittura può sembrare un po' imprigionante e priva di respiro per un testo di questa portata. L'intreccio della trama può anche risultare troppo meccanico, incoraggiando una prevedibilità troppo manifesta. Alcuni dialoghi suonano stereotipati, ma lo psicologo Michele Riondino riesce a sventiare la schematicità con la sua interpretazione e quella della piccola Rosa (Angelina Andrei).
Anche se c'è da criticare alcuni aspetti del film, "Illusione" appartiene a quel cinema di utile denuncia che è in grado di sensibilizzare il pubblico su problematiche contemporanee. Il film uscirà prossimamente nelle sale per 01 Distribution.