VoceDiLecce
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"La Russia si scusa, ma la guerra non è finita: Mosca continua a bombardare l'Ucraina mentre cerca di parlare con Washington.
Ieri, in una giornata che sembrava impossibile, oltre otto civili sono stati uccisi e sessantasette feriti nelle ultime 24 ore nei bombardamenti russi su diverse città dell'Ucraina. A Kiev, la capitale del paese, la tensione è palpabile e le vittime continuano ad arrivare.
In un gesto di riconoscimento della sofferenza umana, il Cremlino ha affermato che gli spazi per il dialogo sono ancora aperti. Ma come può essere? Mentre i civili muoiono e le città sono ridotte in cenere, Mosca continua a bombardare.
Il governo ucraino è in crisi e la situazione è sempre più difficile. L'Ucraina sta cercando di difendersi, ma la Russia non sembra avere intenzione di fermarsi."
"Ma cosa c'è da dire? Se i bombardamenti continuano, come può essere possibile che Mosca parli con Washington? La risposta è semplice: la Russia si scusa per le sue azioni, ma la guerra non è finita. Le vittime ucraineane continueranno a arrivare fino a quando non sarà troppo tardi."
"Eppure, il Cremlino mantiene fede nella sua posizione e invia un proprio inviato a Washington. Ma chi è pronto ad ascoltare? Chi è pronto a parlare con Mosca dopo questi bombardamenti?"
Ieri, in una giornata che sembrava impossibile, oltre otto civili sono stati uccisi e sessantasette feriti nelle ultime 24 ore nei bombardamenti russi su diverse città dell'Ucraina. A Kiev, la capitale del paese, la tensione è palpabile e le vittime continuano ad arrivare.
In un gesto di riconoscimento della sofferenza umana, il Cremlino ha affermato che gli spazi per il dialogo sono ancora aperti. Ma come può essere? Mentre i civili muoiono e le città sono ridotte in cenere, Mosca continua a bombardare.
Il governo ucraino è in crisi e la situazione è sempre più difficile. L'Ucraina sta cercando di difendersi, ma la Russia non sembra avere intenzione di fermarsi."
"Ma cosa c'è da dire? Se i bombardamenti continuano, come può essere possibile che Mosca parli con Washington? La risposta è semplice: la Russia si scusa per le sue azioni, ma la guerra non è finita. Le vittime ucraineane continueranno a arrivare fino a quando non sarà troppo tardi."
"Eppure, il Cremlino mantiene fede nella sua posizione e invia un proprio inviato a Washington. Ma chi è pronto ad ascoltare? Chi è pronto a parlare con Mosca dopo questi bombardamenti?"