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Il governo italiano ha approvato una legge annuale per le PMI (Piccole e Medie Imprese) che mira a favorire il ricambio generazionale, proteggere la produzione artigianale e sostenere la moda. La legge spazia su vari fronti, tra cui la creazione di centrali consortili per coordinare le aggregazioni di micro-PMI, l'istituzione di un tavolo di confronto tra istituzioni e mondo Confidi, e il riassetto dell'artigianato.
La legge include anche disposizioni per favorire il part-time agevolato con esonero al 100% dei contributi previdenziali nel limite di 3.000 euro, condizionato all'assunzione da parte del datore di lavoro di un under 35 a tempo pieno e indeterminato. Inoltre, le imprese titolari di marchi storici possono acquisire altre imprese appartenenti alla filiera con l'aiuto del Fondo di salvaguardia per le aziende in crisi.
Il governo afferma che la legge è un passo storico e che darà attuazione a una legge richiesta dalla Commissione europea. Tuttavia, i senatori della Lega hanno subito criticato il risultato del provvedimento, definendolo "estremamente deludente" e sottolineando che nessun emendamento di reale impatto per la vita delle PMI è stato approvato.
Le norme della legge sono state accoltate con entusiasmo dalle associazioni di categoria, come il FdI, che hanno chiesto un provvedimento simile per anni. Tuttavia, le critiche alla legge sono state sollevate anche dagli ambienti del Movimento 5 Stelle e da altri senatori, che sostengono che la legge si nasconde dietro un nobile obiettivo: quello di tracciare la catena di fornitura del settore della moda.
In ogni caso, la legge annuale per le PMI è un passo importante verso la promozione dell'economia italiana e la tutela dei diritti degli imprenditori. Sarà interessante vedere come si svolgeranno le gare d'appalto dei consorzi stabili e come si avranno gli effetti sulla moda e sull'artigianato.
La legge include anche disposizioni per favorire il part-time agevolato con esonero al 100% dei contributi previdenziali nel limite di 3.000 euro, condizionato all'assunzione da parte del datore di lavoro di un under 35 a tempo pieno e indeterminato. Inoltre, le imprese titolari di marchi storici possono acquisire altre imprese appartenenti alla filiera con l'aiuto del Fondo di salvaguardia per le aziende in crisi.
Il governo afferma che la legge è un passo storico e che darà attuazione a una legge richiesta dalla Commissione europea. Tuttavia, i senatori della Lega hanno subito criticato il risultato del provvedimento, definendolo "estremamente deludente" e sottolineando che nessun emendamento di reale impatto per la vita delle PMI è stato approvato.
Le norme della legge sono state accoltate con entusiasmo dalle associazioni di categoria, come il FdI, che hanno chiesto un provvedimento simile per anni. Tuttavia, le critiche alla legge sono state sollevate anche dagli ambienti del Movimento 5 Stelle e da altri senatori, che sostengono che la legge si nasconde dietro un nobile obiettivo: quello di tracciare la catena di fornitura del settore della moda.
In ogni caso, la legge annuale per le PMI è un passo importante verso la promozione dell'economia italiana e la tutela dei diritti degli imprenditori. Sarà interessante vedere come si svolgeranno le gare d'appalto dei consorzi stabili e come si avranno gli effetti sulla moda e sull'artigianato.