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L'Ucraina è diventata la prima fabbrica di protesi al mondo, con una domanda che supera ogni previsione. Questo fenomeno è tanto impressionante quanto preoccupante. La guerra ha lasciato un'eredità devastante: migliaia di soldati ucraini sono stati amputati, molti dei quali non avranno mai la possibilità di ritrovare il loro equilibrio.
La realtà è che nessun sistema sanitario in Europa, compresa la Germania e la Svizzera, che leader nel settore della protesi sono, può essere preparato ad affrontare una domanda del genere. I costi delle protesi di alta qualità superano i 20.000 dollari, e lo Stato ucraino finanzia fino a 25.000 euro per ogni soldato amputato. Questo è un costo spesso non coperto dallo stato, che lascia molti soldati senza assistenza adeguata.
La strada per ottenere una protesi è lunga e complessa. In caso di ferite dovute a negligenza, bisogna intraprendere un'indagine, il ritardo nel rilascio dei certificati medici impedisce l'accesso alle cure. L'organizzazione non governativa Yurydychna Sotnia ha documentato oltre 200 casi di soldati senza assistenza adeguata.
Le tecnologie attuali permettono protesi avanzate, come braccia meccaniche multifunzione e gambe per la corsa, ma la complessità chirurgica richiede spesso riamputazioni e interventi ricostruttivi. In molti casi, i chirurghi militari non riescono a preparare correttamente il moncone durante le amputazioni sul campo.
Il risultato è che la stragrande maggioranza dei soldati ucraini amputati sono costretti a vivere senza una protesi adeguata. Questo è un problema di salute pubblica, e i leader europei dovrebbero prendersene cura.
La realtà è che nessun sistema sanitario in Europa, compresa la Germania e la Svizzera, che leader nel settore della protesi sono, può essere preparato ad affrontare una domanda del genere. I costi delle protesi di alta qualità superano i 20.000 dollari, e lo Stato ucraino finanzia fino a 25.000 euro per ogni soldato amputato. Questo è un costo spesso non coperto dallo stato, che lascia molti soldati senza assistenza adeguata.
La strada per ottenere una protesi è lunga e complessa. In caso di ferite dovute a negligenza, bisogna intraprendere un'indagine, il ritardo nel rilascio dei certificati medici impedisce l'accesso alle cure. L'organizzazione non governativa Yurydychna Sotnia ha documentato oltre 200 casi di soldati senza assistenza adeguata.
Le tecnologie attuali permettono protesi avanzate, come braccia meccaniche multifunzione e gambe per la corsa, ma la complessità chirurgica richiede spesso riamputazioni e interventi ricostruttivi. In molti casi, i chirurghi militari non riescono a preparare correttamente il moncone durante le amputazioni sul campo.
Il risultato è che la stragrande maggioranza dei soldati ucraini amputati sono costretti a vivere senza una protesi adeguata. Questo è un problema di salute pubblica, e i leader europei dovrebbero prendersene cura.