I tifosi del Pisa e del Verona sono stati colpiti da una pietrificante sanzione: per i prossimi tre mesi non potranno seguire le rispettive squadre in trasferta. Questa la decisione presa dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, dopo il confronto con l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.
Gli scontri tra ultras pisani e veronesi a Pisa, prima della gara con l'Hellas Verona, sono stati gli scatenati del provvedimento. Nonostante le misure straordinarie di sicurezza per la partita, un gruppo di circa 200 tifosi veronesi è entrato in contatto con la tifoseria locale lungo via Piave. Botte, petardi e bombe carta hanno caratterizzato lo scontro, che è stato sedato in pochi minuti dall'arrivo delle forze dell'ordine che sono state costrette ad utilizzare lacrimogeni per disperdere le tifoserie.
I feriti e i contusi sono stati soccorsi, mentre i veronesi sono stati radunati in una piazzetta e poi identificati dalla polizia. Nella zona diverse auto parcheggiate sono state danneggiate. La Polizia di Pisa ha poi effettuato l'arresto "differito" di cinque tifosi dell'Hellas Verona, individuati tra i più attivi durante gli scontri dagli investigatori della Digos.
Gli arrestati si sono resi responsabili, a vario titolo, dei reati di rissa e possesso, utilizzo e lancio di fumogeni, mazze, bastoni, oggetti contundenti e atti ad offendere. Quattro sono residenti nella provincia di Verona e sono stati sottoposti subito agli arresti domiciliari, mentre un altro tifoso residente in Trentino è stato processato per diretissima.
Il materiale rinvenuto sul luogo dei fatti, come passamontagna, coltello e taglierino, guanti, sfollagente telescopici, pezzi di cinghie, fibbie, fumogeni, mazze, tubi Geberit e aste, testimonia la violenza degli scontri e le intenzioni dei due gruppi ultras. Questa sanzione serve a prevenire future episodi di violenza e a tutelare l'ordine pubblico.
Gli scontri tra ultras pisani e veronesi a Pisa, prima della gara con l'Hellas Verona, sono stati gli scatenati del provvedimento. Nonostante le misure straordinarie di sicurezza per la partita, un gruppo di circa 200 tifosi veronesi è entrato in contatto con la tifoseria locale lungo via Piave. Botte, petardi e bombe carta hanno caratterizzato lo scontro, che è stato sedato in pochi minuti dall'arrivo delle forze dell'ordine che sono state costrette ad utilizzare lacrimogeni per disperdere le tifoserie.
I feriti e i contusi sono stati soccorsi, mentre i veronesi sono stati radunati in una piazzetta e poi identificati dalla polizia. Nella zona diverse auto parcheggiate sono state danneggiate. La Polizia di Pisa ha poi effettuato l'arresto "differito" di cinque tifosi dell'Hellas Verona, individuati tra i più attivi durante gli scontri dagli investigatori della Digos.
Gli arrestati si sono resi responsabili, a vario titolo, dei reati di rissa e possesso, utilizzo e lancio di fumogeni, mazze, bastoni, oggetti contundenti e atti ad offendere. Quattro sono residenti nella provincia di Verona e sono stati sottoposti subito agli arresti domiciliari, mentre un altro tifoso residente in Trentino è stato processato per diretissima.
Il materiale rinvenuto sul luogo dei fatti, come passamontagna, coltello e taglierino, guanti, sfollagente telescopici, pezzi di cinghie, fibbie, fumogeni, mazze, tubi Geberit e aste, testimonia la violenza degli scontri e le intenzioni dei due gruppi ultras. Questa sanzione serve a prevenire future episodi di violenza e a tutelare l'ordine pubblico.