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La legge finanziaria, che contiene una serie di misure per stimolare la crescita economica, rischia di aumentare ulteriormente i costi per gli affittuari. La norma prevede di aumentare l'aliquota della cedolare secca per le brevi locazioni dal 21% al 26%. Questo significa che proprietari e affittuari dovranno pagare di più per la locazione di una casa per un breve periodo, anche se è solo per poche settimane.
La misura aumenta l'aliquota della cedolare secca, ma solo per le locazioni brevi. Per gli altri tipi di locazione, come i contratti "4+4" o i canoni concordati, la percentuale rimane al 21% o al 10%, rispettivamente.
L'Associazione dei gestori (Aigab) ha protestato contro questa misura, affermando che è "inutile" e una "patrimoniale mascherata". L'associazione sostiene che la misura potrebbe portare a meno case disponibili sul mercato, a canoni più alti e a un mercato più rigido.
Il presidente di Aigab, Marco Celani, ha detto che l'aumento dell'aliquota della cedolare secca "perde ogni senso" e che la misura potrebbe portare a una diminuzione del mercato immobiliare. "Chi offre stabilità abitativa, dunque, continua a essere premiato rispetto a chi offre flessibilità", ha aggiunto.
L'Aigab ha anche sottolineato che il governo non ha considerato l'impatto che questa misura potrebbe avere sul mercato immobiliare e sulla domanda di soluzioni brevi. "Molti proprietari preferiranno lasciare gli immobili vuoti", ha detto Celani, "con un impatto che si estende oltre il mercato immobiliare: meno affitti brevi, meno turismo diffuso, meno consumo nei quartieri, meno manutenzione e ristrutturazioni".
In generale, la misura aumenta ulteriormente i costi per gli affittuari e potrebbe portare a una diminuzione del mercato immobiliare. È importante che il governo consideri l'impatto di questa misura prima di approvarla.
La misura aumenta l'aliquota della cedolare secca, ma solo per le locazioni brevi. Per gli altri tipi di locazione, come i contratti "4+4" o i canoni concordati, la percentuale rimane al 21% o al 10%, rispettivamente.
L'Associazione dei gestori (Aigab) ha protestato contro questa misura, affermando che è "inutile" e una "patrimoniale mascherata". L'associazione sostiene che la misura potrebbe portare a meno case disponibili sul mercato, a canoni più alti e a un mercato più rigido.
Il presidente di Aigab, Marco Celani, ha detto che l'aumento dell'aliquota della cedolare secca "perde ogni senso" e che la misura potrebbe portare a una diminuzione del mercato immobiliare. "Chi offre stabilità abitativa, dunque, continua a essere premiato rispetto a chi offre flessibilità", ha aggiunto.
L'Aigab ha anche sottolineato che il governo non ha considerato l'impatto che questa misura potrebbe avere sul mercato immobiliare e sulla domanda di soluzioni brevi. "Molti proprietari preferiranno lasciare gli immobili vuoti", ha detto Celani, "con un impatto che si estende oltre il mercato immobiliare: meno affitti brevi, meno turismo diffuso, meno consumo nei quartieri, meno manutenzione e ristrutturazioni".
In generale, la misura aumenta ulteriormente i costi per gli affittuari e potrebbe portare a una diminuzione del mercato immobiliare. È importante che il governo consideri l'impatto di questa misura prima di approvarla.