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Il testo della manovra bollinata, un po' come una grande tazza di caffè forte che ci sveglia dal sonno. 154 articoli, nonostante la prima bozza fosse di solo 137. E allora si potrebbe pensare che sia un po' troppo, ma poi si accorge che uno degli articoli è dedicato agli affitti brevi e quell'articolo è stato aggiunto per essere più preciso. E poi ci sono i vari ministeri che hanno proposto lo Stato di previsione con tutte le loro idee e progetti.
Dovremo vedere come questo testo si trasformerà in un decreto, ma il governo ha già detto che non ci sarà una politica bollinata, quindi l'idea è che sia un po' più seria. E in effetti c'è anche la conferma dell'aumento delle pensioni per i soggetti in condizioni disagiate dal 1 gennaio 2026, pari a 20 euro al mese solo per chi ha un'età pari o superiore a settanta anni.
C'è anche una riduzione dell'Irpef, che farà piacere ai contribuenti. Giorgetti ha spiegato come la norma favorirà circa 13 milioni di contribuenti, di cui 8 con reddito prevalente da lavoro dipendente, con un beneficio ulteriore pari in media a circa 210 euro.
E poi ci sono gli aumenti per i notturni, i premi di produttività e festivi. E anche la sterilizzazione dell'aumento dell'età pensionabile, che sarà applicata alle categorie lavoratori precoci addetti a lavori gravosi, esclusi dall'intervento del 2017.
Il governo ha anche deciso di ridurre il fondo per il cinema e l'audiovisivo nel 2026 di 150 milioni, anziché i 190 previsti nella prima bozza. E le norme sul contributo del settore bancario sono rimaste le stesse.
Ma allora non si può dimenticare che il testo bollinato arriva anche con una riduzione dei tagli ai ministeri, oltre sette miliardi di euro in tre anni. Il triennio 2026-2028 sarà un anno difficile per molti dipartimenti, ma speriamo che l'Italia riesca a risanare la finanza pubblica e a crescere.
In sintesi, la manovra bollinata è un po' come una grande frittura: c'è del buon e del cattivo. Speriamo che sia proprio il giusto mix per renderci orgogliosi di questo paese.
Dovremo vedere come questo testo si trasformerà in un decreto, ma il governo ha già detto che non ci sarà una politica bollinata, quindi l'idea è che sia un po' più seria. E in effetti c'è anche la conferma dell'aumento delle pensioni per i soggetti in condizioni disagiate dal 1 gennaio 2026, pari a 20 euro al mese solo per chi ha un'età pari o superiore a settanta anni.
C'è anche una riduzione dell'Irpef, che farà piacere ai contribuenti. Giorgetti ha spiegato come la norma favorirà circa 13 milioni di contribuenti, di cui 8 con reddito prevalente da lavoro dipendente, con un beneficio ulteriore pari in media a circa 210 euro.
E poi ci sono gli aumenti per i notturni, i premi di produttività e festivi. E anche la sterilizzazione dell'aumento dell'età pensionabile, che sarà applicata alle categorie lavoratori precoci addetti a lavori gravosi, esclusi dall'intervento del 2017.
Il governo ha anche deciso di ridurre il fondo per il cinema e l'audiovisivo nel 2026 di 150 milioni, anziché i 190 previsti nella prima bozza. E le norme sul contributo del settore bancario sono rimaste le stesse.
Ma allora non si può dimenticare che il testo bollinato arriva anche con una riduzione dei tagli ai ministeri, oltre sette miliardi di euro in tre anni. Il triennio 2026-2028 sarà un anno difficile per molti dipartimenti, ma speriamo che l'Italia riesca a risanare la finanza pubblica e a crescere.
In sintesi, la manovra bollinata è un po' come una grande frittura: c'è del buon e del cattivo. Speriamo che sia proprio il giusto mix per renderci orgogliosi di questo paese.