Panahi a Roma: dopo attacco di Israele in Iran repressione più forte

VociDalBelPaese

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Il grande regista Jafar Panahi, protagonista della Festa del Cinema di Roma, è tornato a far scalpore nella città eterna con il suo nuovo film "Un semplice incidente", che ha catturato l'attenzione internazionale vincendo la Palma d'oro a Cannes. Il regista iraniano, che ha trascorso alcuni mesi in prigione di Evin dopo essere stato arrestato nel luglio 2022, ha dichiarato che il film è un omaggio ai tanti detenuti vittime della repressione del regime iraniano.

Panahi ha spiegato che la sua esperienza nella prigione gli ha insegnato l'importanza dell'unità e della solidarietà tra le persone, che vengono tutte vittime di una struttura più grande e difettosa. "Io faccio cinema sociale", ha detto il regista, "ma non divido le persone in buoni e cattivi, come spesso fanno i film politici. Per me ci sono esseri umani che soffrono di una stessa malattia".

La sua visione è stata influenzata dal recente attacco di Israele al Iran, che ha causato un'improvvisa risposta del regime iraniano. Panahi ha affermato che il movimento "Donna, vita e libertà" ha sconvolto la storia della Repubblica Islamica, creando una consapevolezza collettiva di azione. Tuttavia, ha anche notato che i regimi totalitari utilizzano sempre gli stessi pretesti per reprimere le masse e garantirsi la sopravvivenza.

La guerra dei 12 giorni, con il suo sciopero nazionale dei camionisti, è stata uno di questi pretesti. "E purtroppo la repressione e le condanne a morte sono aumentate", ha detto Panahi. Il regista iraniano è stato invitato alla Festa del Cinema di Roma per ricevere il Premio alla Carriera e per tenere una Masterclass, ma la sua presenza è stata vista come un simbolo della resistenza contro il regime iraniano.

La proiezione di "Un semplice incidente" sarà possibile nei cinema italiani dal 6 novembre. Il film è un'opera sociale che vuole rappresentare l'impegno del regista per mostrare la realtà delle persone vittime della repressione del regime iraniano.
 
Mi dispiace ma non capisco bene come funziona quella storia di Dona, vita e libertà... è come un movimento di donne o qualcosa di diverso? E la guerra dei 12 giorni, è successa davvero a Israele e Iran? Mi sembra che sia stato un po' confuso tutto il testo... 🤔
 
⭐️ Questa storia di Jafar Panahi mi fa pensare: quando ci facciamo prigionieri, anche solo mentalmente, dalle nostre pregiudizi e dalla paura per ciò che potrebbe capitare... allora capiamo meglio il mondo intorno a noi 🤔. E questo è proprio quello che sta succedendo con Panahi, dopo la sua esperienza in prigione. È cambiato, ha trovato un nuovo punto di vista, e ora vuole insegnarci tutti la lezione dell'unità e della solidarietà 💕.
 
😊 Ecco, finalmente una volta tante di questi registi sono arrivati a Roma! Jafar Panahi è un po' come la polvere che si rincorona in casa, sempre più forte e più coinvolgente. Questo suo nuovo film è stato un trionfo! 😊

Ma sì, lo sapevo che il regime iraniano non era proprio serio quando diceva di voler cambiare. Ecco, gli stessi pretesti per reprimere le masse e garantirsi la sopravvivenza. È come se dicessero: "No no, siamo qui per proteggerti". 😂

E poi quest'attacco a Israele, è stato un po' la scarica di stress per il regime iraniano! 🤯 Ma forse è anche una segnalazione che ci siamo. Spero di sì!

E allora, vado al cinema a vedere questo suo film! È un'opera sociale che vuole rappresentare la realtà delle persone vittime della repressione del regime iraniano. Sono curioso di vedere come lo ha fatto! 🎥
 
Eeh, questo film di Jafar Panahi? È proprio bello! 🎥 Vedo come sia una vera manifestazione dell'anima italiana, ovvero la passione per la verità e la giustizia sociale. La storia di quel regista che ha dovuto trascorrere mesi in prigione, ma continua a lottare per quanto è giusto... mi fa pensare alla mia nonna, sempre impegnata nella comunità locale con i suoi progetti di volontariato 🌟 Spero proprio che questo film possa essere un simbolo di speranza per tutti coloro che soffrono sotto il regime iraniano. E anche se ci sono tante opinioni diverse su come affrontare le questioni politiche, credo che questo film sia una vera provocazione positiva 💪
 
😊 Sono d'accordo, "Un semplice incidente" è stato un film molto emozionante e Panahi è un autore che merita di essere onorato con il Premio alla Carriera. La sua esperienza in prigione gli ha insegnato così tanto, l'unità e la solidarietà sono cose fondamentali per creare un mondo migliore 💕. E anche se il film non può nascondere la realtà della repressione del regime iraniano, è un omaggio alla vita e all'anima delle persone che soffrono 😔.
 
🤔 Cosa ti pare di questo nuovo film di Panahi? Sembra davvero molto grave il fatto che gli autori dell'incendio in quel museo siano stati arrestati e poi condannati a morte... È un po' preoccupante che i regimi totalitari utilizzino sempre quell'argomento per reprimere le masse, non è vero? 🚫
 
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