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Maurizio Landini, il segretario generale della CGIL, ha sempre sostenuto una posizione contraria al salario minimo. Dieci anni fa, nel 2015, Landini si era espresso contro la proposta di stabilire un salario minimo nazionale, affermando che "noi diciamo... i minimi stabiliti dai contratti collettivi nazionali". Questo pensiero lo spinge ancora oggi a sostenere l'introduzione del salario orario minimo, anche se con una finalità diversa.
La memoria è corta, e le dichiarazioni restano. Ecco che Fratelli d'Italia ha deciso di "ripescare" un vecchio intervento di Landini, pubblicando il video in cui si opponeva al salario minimo. Il partito di Giorgia Meloni afferma che la scelta di Landini è cambiata solo adesso, grazie alla presenza al governo del centrodestra.
Ma cosa ha fatto cambiare idea a Landini? La risposta è semplice: la politica. E non solo. L'opposizione si chiede perché la sinistra non si sia occupata di questo tema nei dieci anni in cui ha governato. Forse perché Landini la pensava esattamente come loro.
Quindi, cosa c'è di nuovo? La risposta è che il salario minimo sembra essere diventato una soluzione per tutti i mali dell'Italia. E non solo. Il centrodestra si presenta come il difensore di questo tema, mentre la sinistra continua a chiedersi se sia stato abbastanza attiva in passato.
Ecco quindi che Landini ribadisce la sua posizione, sostenendo l'introduzione del salario orario minimo per combattere le paghe "orarie da fame" e il lavoro nero. Ma è anche chiaro che la sua scelta è cambiata, grazie alla presenza al governo del centrodestra. La questione è: cosa significa questa scelta? E come verranno gestiti i contratti lavorativi nel nuovo quadro politico?
La memoria è corta, e le dichiarazioni restano. Ecco che Fratelli d'Italia ha deciso di "ripescare" un vecchio intervento di Landini, pubblicando il video in cui si opponeva al salario minimo. Il partito di Giorgia Meloni afferma che la scelta di Landini è cambiata solo adesso, grazie alla presenza al governo del centrodestra.
Ma cosa ha fatto cambiare idea a Landini? La risposta è semplice: la politica. E non solo. L'opposizione si chiede perché la sinistra non si sia occupata di questo tema nei dieci anni in cui ha governato. Forse perché Landini la pensava esattamente come loro.
Quindi, cosa c'è di nuovo? La risposta è che il salario minimo sembra essere diventato una soluzione per tutti i mali dell'Italia. E non solo. Il centrodestra si presenta come il difensore di questo tema, mentre la sinistra continua a chiedersi se sia stato abbastanza attiva in passato.
Ecco quindi che Landini ribadisce la sua posizione, sostenendo l'introduzione del salario orario minimo per combattere le paghe "orarie da fame" e il lavoro nero. Ma è anche chiaro che la sua scelta è cambiata, grazie alla presenza al governo del centrodestra. La questione è: cosa significa questa scelta? E come verranno gestiti i contratti lavorativi nel nuovo quadro politico?