VoceDiRimini
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La Commissione europea ha lanciato una gara d'appalto per il cloud sovrano, un progetto che mira a stabilire un punto di riferimento per i fornitori di servizi cloud in Europa. L'obiettivo è quello di orientare il mercato "verso la conformità agli standard e ai valori dell'UE", come ha dichiarato un portavoce della Commissione.
Il bando, pubblicato lo scorso 20 ottobre dalla DG DIGIT, introduce una nuova formula per valutare la conformità dei fornitori di servizi cloud alle norme dell'UE. Il "punteggio di sovranità" tiene conto di diversi fattori, tra cui la presenza dei servizi all'interno della giurisdizione dell'UE, l'esposizione a leggi straniere e la capacità di mantenere le operazioni in caso di sanzioni straniere.
Questa iniziativa mira a dimostrare i "punti di forza della sovranità" dei fornitori europei di servizi cloud, ha affermato il portavoce. Ma cosa significa esattamente un cloud sovrano? Secondo la Commissione, l'imminente Cloud and AI Development Act (CAIDA) dovrebbe definire la "sovranità del cloud".
La gara d'appalto stabilisce un nuovo punto di riferimento per una definizione pratica di cosa dovrebbe essere un cloud sovrano. Ma non è chiaro se la formula del punteggio di sovranità della gara influenzerà la definizione formale di cloud sovrani nella prossima proposta CAIDA.
Il CAIDA è l'iniziativa legislativa con cui Bruxelles intende rafforzare la capacità tecnologica e infrastrutturale dell'Unione nel campo del cloud computing e dell'intelligenza artificiale. L'obiettivo è quello di dotare l'Europa di un quadro normativo coerente per lo sviluppo di infrastrutture digitali ad alte prestazioni, indispensabili per sostenere la diffusione dell'AI e delle tecnologie emergenti.
La proposta punta a triplicare la capacità di data centre europei nei prossimi cinque-sette anni, semplificare le procedure autorizzative per la costruzione di nuove strutture e rimuovere le barriere regolamentari che oggi rallentano gli investimenti nel settore. Al centro dell'iniziativa vi è anche l'obiettivo di ridurre la dipendenza dell'UE da fornitori extraeuropei, promuovendo una maggiore sovranità tecnologica e un ecosistema digitale competitivo.
L'Unione dovrebbe incentivare infrastrutture energeticamente efficienti, armonizzare le regole tra gli Stati membri e agevolare l'accesso delle imprese europee a risorse computazionali avanzate. Il CAIDA, inserito nel programma per la competitività dell'UE 2025 e considerato una delle priorità della prossima Commissione, dovrebbe essere presentato ufficialmente nel primo trimestre del 2026.
Il bando, pubblicato lo scorso 20 ottobre dalla DG DIGIT, introduce una nuova formula per valutare la conformità dei fornitori di servizi cloud alle norme dell'UE. Il "punteggio di sovranità" tiene conto di diversi fattori, tra cui la presenza dei servizi all'interno della giurisdizione dell'UE, l'esposizione a leggi straniere e la capacità di mantenere le operazioni in caso di sanzioni straniere.
Questa iniziativa mira a dimostrare i "punti di forza della sovranità" dei fornitori europei di servizi cloud, ha affermato il portavoce. Ma cosa significa esattamente un cloud sovrano? Secondo la Commissione, l'imminente Cloud and AI Development Act (CAIDA) dovrebbe definire la "sovranità del cloud".
La gara d'appalto stabilisce un nuovo punto di riferimento per una definizione pratica di cosa dovrebbe essere un cloud sovrano. Ma non è chiaro se la formula del punteggio di sovranità della gara influenzerà la definizione formale di cloud sovrani nella prossima proposta CAIDA.
Il CAIDA è l'iniziativa legislativa con cui Bruxelles intende rafforzare la capacità tecnologica e infrastrutturale dell'Unione nel campo del cloud computing e dell'intelligenza artificiale. L'obiettivo è quello di dotare l'Europa di un quadro normativo coerente per lo sviluppo di infrastrutture digitali ad alte prestazioni, indispensabili per sostenere la diffusione dell'AI e delle tecnologie emergenti.
La proposta punta a triplicare la capacità di data centre europei nei prossimi cinque-sette anni, semplificare le procedure autorizzative per la costruzione di nuove strutture e rimuovere le barriere regolamentari che oggi rallentano gli investimenti nel settore. Al centro dell'iniziativa vi è anche l'obiettivo di ridurre la dipendenza dell'UE da fornitori extraeuropei, promuovendo una maggiore sovranità tecnologica e un ecosistema digitale competitivo.
L'Unione dovrebbe incentivare infrastrutture energeticamente efficienti, armonizzare le regole tra gli Stati membri e agevolare l'accesso delle imprese europee a risorse computazionali avanzate. Il CAIDA, inserito nel programma per la competitività dell'UE 2025 e considerato una delle priorità della prossima Commissione, dovrebbe essere presentato ufficialmente nel primo trimestre del 2026.